Teramo - Come da tradizione torna il Presepe Vivente al Convento dei Cappuccini di Campli, evento promosso per l'11esima edizione dall'associazione "Gli Amici del Convento Aps” con il patrocinio del Comune di Campli e del Consorzio BIM. Il prossimo 1° gennaio, dalle ore 16.30 alle 20, il giardino del Convento si trasformerà in una piccola Giudea al tempo del re Erode. La manifestazione è stata presentata oggi al Bim dal sindaco di Campli Federico Agostinelli, dal vicepresidente del Consorzio Luca Di Girolamo, dal delegato al Commercio Agostino Rapini, dalla presidente e vicepresidente dell’associazione promotrice, Danila Di Paolo e Gabriella Di Basilio.
Novità dell’edizione, vista la ricorrenza degli 800 anni dalla nascita del primo presepe che San Francesco creò a Greccio, è che all’interno della rappresentazione della Natività i visitatori troveranno quest’anno, oltre alle classiche figure, anche i personaggi di San Francesco e di un sacerdote, che riprodurranno la scena della natività come nel lontano 1223.
Quasi 85 figuranti daranno vita alla rappresentazione, tra antichi mestieri artigianali come il ciabattino, il cestaio e il fabbro, o culinari, che condurranno i visitatori alla scoperta della preparazione del formaggio e delle ottime frittelle, o ancora la botteghe di frutta e verdura, senza dimenticare le danzatrici del ventre e le locande tipiche, e ancora gli svariati animali, i viandanti e i centurioni romani, il mercato e i palazzi del Governatore e del censimento: sarà un tuffo nel passato e l'occasione per immergersi nell’atmosfera della nascita di Cristo.
Al centro della scena la capanna della Natività, con il bue e l’asinello e i tre Re Magi, che dopo un lungo viaggio, accompagnati dalle melodie di esperti zampognari, si fermeranno davanti al nascituro, per consegnare i loro preziosi doni.
L’evento “Presepe Vivente” nasce dal desiderio di vivere momenti di festa nella suggestiva cornice del Convento dei Cappuccini, condividendone la preparazione e la realizzazione con tutta la comunità locale, per testimoniare ancora una volta - spiegano gli organizzatori - "che il Convento per noi tutti, non è solo un luogo caro, ma anche custode di antiche tradizioni ed assolve ancora oggi, ad uno dei suoi compiti primari: raccogliere e tramandare i segni di infinite generazioni".
La manifestazione, ad ingresso gratuito, rappresenta anche occasione di riflessione sul vero significo del presepe e su temi di importanza universale quali la pace, la solidarietà e la fratellanza tra i popoli.