Teramo - Il tragico omicidio che vede imputato e poi condannato Simone Santoleri, il 47enne di Giulianova, per l’omicidio della madre, la pittrice Renata Rapposelli è l'argomento di "Un giorno in pretura". Nella puntata di sabato 4 giugno sono tante le testimonianze, le dichiarazioni dello stesso Santoleri che prova a discolparsi da ogni accusa. E' l'arte, spiega Simone, la "causa" del distacco dal figlio e dal marito. "Mamma era un'artista, entrava nella pittura e veniva assorta". Questo avrebbe causato in particolare il disagio in famiglia che portò ai fatti noti alle cronache, secondo la Giustizia.
Poi litigi dovuti ai soldi e alla passione per la pittura.
La sentenza di appello confermerà la condanna a 27 anni di carcere per Simone Santoleri, a pochi giorni dal tentativo di suicidio nel carcere di Pescara. Per suo padre Giuseppe invece i giudici hanno optato per un piccolo sconto di pena: da 24 a 18 anni. Entrambi sono stati giudicati colpevoli dell'omicidio della pittrice Renata Rapposelli.
Sabato prossimo, su Rai 3, la seconda parte della vicenda raccontata dal tribunale.