Teramo - Il Castello Della Monica location di matrimoni e feste private. E’ quanto chiedono attraverso una mozione i consiglieri comunale Giovanni Luzii, Ivan Verzilli e Osvaldo Di Teodoro. Nella mozione si fa riferimento al fatto che “ quello che viene chiamato familiarmente Castello Della Monica, il quale domina la città dal Colle San Venanzio, ha assunto nel tempo la denominazione di Borgo medievale, pur non essendo risalente nei secoli, in quanto il complesso monumentale e immobiliare fu costruito dal pittore e artista teramano Gennaro Della Monica nel periodo che va dal 1889 al 1917, concretizzando le fantasie medioevali dell’autore;
che tale complesso immobiliare rappresenta un patrimonio storico-artistico assoluto della Città di Teramo, come tale vincolato ai sensi della vigente normativa.
Il Comune di Teramo, spiegano i consiglieri, risulta privo di una importante location per lo svolgimento di cerimonie private, sia nuziali che di qualsiasi altro genere, dato che la Sala San Carlo che è certamente prestigiosa negli ambienti, nell’architettura e anche nelle sedute, risulta chiusa da anni a causa dell’inagibilità dell’intero palazzo sede del Museo Archeologico (laddove risulta ubicata), e non è nemmeno preventivabile il momento nel quale potrà essere riaperta alla fruizione;
– che destinare il Castello Della Monica a tale finalità rientra certamente in un’ottica sia di valorizzazione del sito che di marketing territoriale, perfettamente compatibile con i vincoli e le prescrizioni esistenti.
Chiedono quindi di “voler dare sollecito avvio a tutte le attività amministrative propedeutiche alla individuazione del Castello Della Monica e dell’intero complesso del Borgo medievale quale location comunale destinata specificamente alle cerimonie private, dal wedding ad ogni altra ricorrenza, al fine di poter offrire un servizio di altissima qualità scenografica che possa qualificare la città di Teramo come una destinazione privilegiata per tale importante settore economico; a voler quindi procedere con ogni sollecitudine alle valutazioni tecniche necessarie per consentire la più agevole dislocazione nel complesso immobiliare degli ambienti e dei locali da adibire allo scopo, individuando conseguentemente gli opportuni stanziamenti di bilancio per la pianificazione e la riqualificazione immobiliare che ancora dev’essere compiuta nel complesso in parola”