Il diavolo è vivo e lotta ancora assieme a noi. Sventolio di bandiere, sciarpe, colori classici della città distesa fra due fiumi. Il Pigliacelli di Montorio tutto esaurito con oltre 800 paganti. Ma al di la del risultato finale (1-1 con il Piano della Lenta) va detto che il Real Teramo aveva avuto modo di svolgere per bene la preparazione e che poteva schierare calciatori che da soli hanno fatto la differenza. Questa volta nella ripartenza- è la seconda volta- dalla Promozione è stato tutto affrettato e si vede. Ma poco importa. Importa invece avere rivisto il tifoso al campo. E a quel grido "noi siamo i teramani" qualcuno ha avvertito i brividi non per il brusco calo della temperatura, ma perchè il diavolo è vivo e lotta assieme a noi. Bello davvero. Chi non c'è stato alla prima del Teramo ha perso la classica occasione di poter dire un giorno "Io c'ero". Ha detto Alberto Camus:"Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio". Ma anche il grane Pasolini ha detto che "Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo. È rito nel fondo, anche se è evasione. Mentre altre rappresentazioni sacre, persino la messa, sono in declino, il calcio è l’unica rimastaci. Il calcio è lo spettacolo che ha sostituito il teatro". Il diavolo è ancora vivo.
Il cronista matusa