Teramo - Sono in tanti a sottoscrivere un documento che denuncia "Nessuna donna eletta al Consiglio Provinciale di Teramo: uno schiaffo alla Democrazia. Ernesto Albanello, Stefano Alessiani, Valeria Aloi, Paola Aloisi, Nerina Alonzo, Anna Amato, Edoardo Amato, Francesca Andelozzi, Marilena Andreani, Mauro Angelozzi, Ilaria Barnabei, Maria Cristina Barnabei, Silvia Biello, Paola Bertazzi, Cristiana Bianucci, Dimitri Bosi, Elisa Braga, Tania Bonnici Castelli, Adolfo Braga, Monica Brandiferri, Paola Candelori, Ignazio Caputi, Nicola Catenaro, Maria Catini, Tiziana Centini, Jakub Chalupczak, Daniela Ciferni, Romina Ciferni, Alessandra Colangelo, Compagnia del Merli Bianchi, Lucia Converti, Giovanna Cortellini, Alessandro Corsetto, Cpo Ordine Architetti di Teramo, Nadia Dall'Agata, Silvana D'Antonio, Claudia Danesi, Carmela De Ceglia, Luisa de Januariis, Simone De Paulis, Renata De Rugeriis, Gabriella Del Toro, Giorgia Di Biagio, Antonio Di Felice, Serafina Di Ferdinando, Laura Di Filippo, Giovanna Di Giulio, Anna Di Donatantonio, Ernestina Di Felice, Denis Di Gennaro, Anna Di Giandomenico, Carlo Di Marco, Margherita Di Marco, Paola Di Matteo, Anna Di Monte, Denise Di Ottavio, Daniela Di Pancrazio, Anna Di Paolantonio, Martina Di Renzo, Tiziana Di Ruscio, Anna Di Russo, Tiziana Di Sante, Gianmaria Di Silvestro, Chiara Di Stanislao, Claudia Di Quinzio, Consuelo Diodati, Daniela Evangelista, Giuseppina Evangelista, Maria Paola Fabiocchi, Simona Fernandez, Anna Maria Frangella, Ambra Foracappa, Francesca Fausta Gallo, Pietro Gargiulo, Luca Gasbarro, Diana Giuliani, Germana Goderecci, Paolo Iacovoni, Fiammetta Ielo, Maurizio Ielo, Natascia Innamorati, Anna Italiani, Emanuela Loretone, Anna Chiara Marcattilij, Paolo Marchetti, Roberta Martorelli, Carmela Matani, Serena Monina, Andreina Moretti, Alessandra Moscardelli, Alessandra Micochero, Paola Misuri, Ombretta Natali, Donatella Nori, Alessandra Palombaro, Florindo Palumbo, Giuseppe Palladini, Monia Pecorale, Maria Rosaria Persia, Fabio Piantini, Mariangela Piotti, Luigi Pomponi, Luigi Ponziani, Maria Possenti, Ida Quintilliani, Caterina Quinto, Roberto Rassu, Elisabetta Rastellini, Fiammetta Ricci, Tito Rocci, Andrea Sangiovanni, Claudia Scapellato, Claudia Scarpantoni, Luca Scarpantoni, Maria Scarponi, Marcello Secone, Vanessa Tempera, Giovanni Timoteo, Marilù Trivellizzi, Lucia Verticelli, Micaela Vitaletti, Chiara Zippilli, Lella Zuccarini accusano: “Il 18 dicembre 2021, il nuovo Consiglio Provinciale di Teramo non ha eletto nessuna rappresentanza femminile. Non ci saremmo aspettati un tale risultato, dato che nelle diverse liste erano presenti 13 donne su 35 concorrenti, con una percentuale pari al 37%. E' anche il primo Consiglio Provinciale, dopo tanti anni, che non registra la rappresentanza di genere.
Ma non c’è da stupirsi: la disparità di genere riguarda tutti i livelli del potere politico, dal parlamento alle giunte e consigli regionali: il governo di Mario Draghi, smentendo gli auspici della vigilia, ha visto solo 8 donne sui 23 ministri e la maggior parte a capo di dicasteri senza portafoglio. L’Abruzzo, poi, da questo punto di vista è uno dei più “maschili” in Italia, Paese che a sua volta ha una delle minori percentuali di donne in ruoli apicali in Europa. Il Consiglio regionale abruzzese è composto da 5 donne e 25 uomini, con la percentuale del 16,6%, ben al di sotto della media nazionale del 22,3%. L’unica assessora su sette componenti di giunta è Nicoletta Verì della Lega. Si registra così la percentuale più bassa di presenza femminile negli esecutivi regionali, come calcolato dall’associazione Openpolis: il 12,5% assieme alla Valle d’Aosta.
Eppure, la questione delle pari opportunità è ormai ribadita dall'art. 122 della Costituzione e dalla Legge del 2 luglio 2004 n. 165 (disposizioni di attuazione dell’art. 122 Cost), all’art. 4 dove si enumerano i principi fondamentali cui deve attenersi la legislazione regionale. La legge 15 febbraio 2016 n.20 ha poi introdotto all’art. 4 comma 1 della predetta Legge 165/2004, la lettera c-bis che aggiunge agli altri principi fondamentali ivi stabiliti, quello della promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell'accesso alle cariche elettive e individua i criteri cui deve attenersi la legge regionale per assicurare le pari opportunità.
Certo, la legge stabilisce la parità di accesso, ma non garantisce la eleggibilità con alcuna percentuale! I Consigli provinciali non fanno eccezione.
Già il rapporto Ocse 2017 ci ricordava che l’uguaglianza di genere non è unicamente un diritto umano fondamentale, ma è anche la pietra angolare di una economia prospera e moderna, che punta a una crescita sostenibile e inclusiva, in cui uomini e donne possono dare il loro pieno contributo a casa, sul lavoro e nella vita pubblica. A beneficio dell’economia, dello sviluppo, della cultura e della società nel suo complesso.
Sull'anomalia della composizione del Consiglio Provinciale di Teramo, ci aspettavamo una risposta da parte dei “dirigenti” dei partiti e dei movimenti politici, ed anche da parte di tutti coloro che credono ancora in una democrazia rappresentativa paritaria e inclusiva.
Inoltre, preoccupa e sconforta il fatto che le amministratrici, pur presenti nei consigli comunali della provincia di Teramo, non siano state attente ad evitare un risultato che penalizza così fortemente le donne. Purtroppo, a riprova del fatto che la rappresentanza di genere non rientra tra i valori e gli obiettivi della politica teramana, le uniche voci sono state quelle della Presidente Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo, della Consigliera di Parità della Provincia di Teramo e della Presidente della Consulta Pari Opportunità del Comune di Teramo e l’unico ad esprimersi sul tema è stato il Presidente Diego Di Bonaventura, che nella prima seduta del nuovo Consiglio Provinciale ha dichiarato: "Mi spiace molto che non sia stata eletta una donna, credo che il lavoro portato avanti da Beta Costantini sia stato eccellente e ritengo che l’assenza di una consigliera in assemblea rappresenti, in generale, un forte limite".
Lo riteniamo un grande limite anche noi ed è per questo che chiediamo alla politica teramana e ai consiglieri di maggioranza: Lanfranco Cardinale, Ennio Pavone, Luca Corona, Giovanni Luzii, Frangioni Luca, Jwan Costantini, Gennarino Di Lorenzo, e di minoranza: Mauro Giovanni Scarpantonio, Graziano Ciapanna, Vincenzo D’Ercole, Luca Pilotti, Ernesto Iezzi, di trarne le conseguenze, anche attraverso un gesto, quello delle dimissioni, che consentirebbe la elezione di almeno una donna in seno al Consiglio Provinciale” concludono i sottoscrittori del documento