Tuffiamoci nella credenza orientale. E dalla rete apprendiamo che "La leggenda del filo rosso è un'antica credenza orientale che racconta come le anime gemelle siano legate da sempre e per sempre da un filo sottilissimo, legato al mignolo della mano sinistra oppure, secondo alcune versioni, alle caviglie. Il filo rosso del destino unisce in maniera indissolubile due persone a dispetto di differenze di età, di ceto sociale, di luogo di nascita o di residenza: è un legame indistruttibile, insomma, più forte di tutti e di tutto". Possibile che il filo rosso del destino possa influenzare il mondo del pallone e nel nostro caso del pallone bianco e rosso? Riavvolgiamo il nastro come affermano quelli che hanno studiato. Perchè il filo rosso del destino avvolge lo stadio di Teramo. Quello di Piano d'Accio ovviamente.L'inaugurazione del nuovo stadio fu giovedì 27 marzo 2008 con un triangolare fra Teramo, Valle del Giovenco e Celano. La prima gara ufficiale si è svolta il 20 aprile 2008 contro il Viareggio, terminata con il risultato di 1-0 per la compagine teramana. L'ex sindaco Gianni Chiodi con la fascia tricolore fece tagliare il classico nastro ai fratelli Paoloni che avrebbero dovuto acquistare il Teramo. Ma l'avventura teramana dei Paoloni ebbe breve, brevissima durata, con risvolti comici anche da applaudito avanspettacolo. Il calendario corre via e arriviamo al 2020, quando il sindaco D'alberto, senza fascia tricolore, benedice i fratelli Ciaccia (stando alle cronache non ha fatto lo stesso il sindaco di Ascoli), con foto ricordo, con consegne di targhe, magliette firmate. Un happening in piena regola. Interrotto dopo alcune ore dalle sirene degli agenti della Guardia di Finanza che fanno anche le foto, ma quelle segnaletiche, ai due fratelli che finiscono dentro. In carcere cioè. E voi non vedete in queste due storie documentate un sottile filo rosso del destino? “Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve a molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta.”
Il cronista matusa