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Il Ruzzo chiarisce sull’acqua non potabile: le ordinanze dell’Aquila non riguardano Teramo

Attualità  | 08 June 2022

Teramo - Le ordinanze di non potabilità dell’acqua emesse nei Comuni dell’Aquila che si servono dalla sorgente del Gran Sasso non riguardano il territorio teramano.

Da oggi alle 10, infatti, Strada dei Parchi aveva programmato lavori di verniciatura lungo il Traforo del Gran Sasso.

Ruzzo Reti, avendo preventivamente analizzato i rischi del caso, a partire dalle 9.50 (prima dell’inizio dei lavori) ha messo a scarico l’acqua, evitando rischi di anomalie nelle reti teramane che invece si sono registrate nel versante aquilano. 

Le analisi effettuate dal Sian della Asl di Teramo hanno confermato che i campioni di acqua dell’acquedotto teramano prelevati - più volte nella giornata di oggi - risultano conformi ai requisiti previsti per la potabilità. 

I FATTI : Tracce di toluene sono state rilevate oggi in seguito alle analisi effettuate a L'Aquila su
un campione di acqua stoccata preventivamente per controlli nell'ambito del protocollo stabilito da Asl, Arta e Gran Sasso Acqua (Gsa) per permettere il rifacimento della segnaletica
all'interno del tunnel del Gran Sasso lungo l'autostrada A24. Il flusso idrico nella rete di distribuzione è stato immediatamente interrotto, in questo momento sono in corso ulteriori controlli
e approfondimenti, i cui esiti dovrebbero arrivare nella notte, perché la presenza della sostanza tossica non è stata registrata dal gascromatografo, apparecchiatura molto puntuale, ma dalle
successive analisi sul campione di acqua. Secondo quanto si è appreso da fonti della società del ciclo
idrico integrato Gsa, alla base della segnalazione potrebbe essere stato un errore nelle risultanze delle analisi. I lavori per il rifacimento della segnaletica effettuati da Strada dei
Parchi (SdP) spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, erano stati effettuati per 100 metri. Il protocollo è quello stabilito ufficialmente nel corso di un sopralluogo nel traforo
del Gran Sasso da parte della Asl, dell'Arta, della Gsa e della stessa SdP. Sul pericolo di inquinamento della falda acquifera è in corso un processo al Tribunale di Teramo che vede come imputati i
vertici di Infn, Strada dei Parchi e Ruzzo Spa, società pubblica del ciclo idrico integrato di Teramo. Tutto questo mentre Corrado Gisonni, commissario nominato dal Governo per la messa
in sicurezza dell'acquifero, dopo anni di rilevazioni e progettazioni, sta per dare il via agli interventi che complessivamente prevedono uno stanziamento di circa 100 milioni
di euro per opere di rifacimento delle condotte e di impermeabilizzazione pavimentale. La popolazione della provincia di Teramo può quindi continuare a fare uso, compreso quello alimentare, dell’acqua del rubinetto.

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