Teramo - Ieri pomeriggio, al Parco della Scienza, l’Amministrazione comunale ha incontrato i genitori dei bimbi ammessi ai nidi del Comune di Teramo. Una riunione particolarmente partecipata, nel corso della quale sono stati illustrati alle famiglie il progetto educativo-pedagogico e le linee guida dei servizi educativi per la prima infanzia.
All’incontro, introdotto dalla coordinatrice pedagogica dei nidi Maria Forlini, hanno preso parte oltre all’Assessore con delega alla pubblica istruzione Miriam Tullii e al Sindaco Gianguido D’Alberto, la dirigente del settore pubblica istruzione Tamara Agostini, la funzionaria del settore Loana Presbiteri e il personale dei nidi.
“In vista della riapertura dei nidi abbiamo deciso di riunire tutta la comunità educante, che comprende non solo gli operatori ma anche le famiglie, per illustrare il progetto educativo pedagogico, che ricordiamo è unico sia per i nidi comunali che per quelli a gestione mista e per quelli privati, e fare conoscere ai genitori le linee guida del relativo regolamento - sottolinea l'Assessore Miriam Tullii - un momento di confronto e di incontro, nell’ottica di un percorso di crescita condivisa. Come Amministrazione abbiamo investito molto sul sistema dei nidi e continueremo a farlo, nella consapevolezza che rappresentano un tassello importante del sistema educativo e che i bambini vanno considerati come cittadini attivi fin dalla nascita”.
“Quella odierna è stata una riunione molto importante, soprattutto perché ha visto il coinvolgimento di tutti gli attori, dagli educatori alle famiglie - commenta il Sindaco - una riunione che conferma la volontà di questa Amministrazione di tutelare e potenziare quello che è un vero e proprio patrimonio della nostra città: i nidi pubblici. Proprio per conservare questo patrimonio ci siamo sempre mossi in un'ottica di sistema integrato, anche nel rapporto fra gestione diretta e indiretta pubblica, pubblicizzando anche il privato con standard volti a garantire l’uniformità del servizio. Questo, mettendo i bambini al centro e considerandoli veri e propri attori e non meri destinatari di un servizio”.