Pescara – Un investimento complessivo di 10 milioni e 934mila euro per abbattere le liste d’attesa delle prestazioni sanitarie non urgenti.
Sono le risorse assegnate all’Abruzzo dal Ministero della Sanità per recuperare i ritardi accumulati nel 2021 a causa della pandemia, che ha portato (per il secondo anno consecutivo) ad una notevole riduzione delle prestazioni erogate.
Ieri la Regione, nel rispetto dei termini indicati dalla normativa, ha trasmesso il piano operativo per il recupero delle liste d’attesa che si basa su alcune azioni organizzative ben precise.
Secondo gli ultimi dati disponibili (a fronte di un sostanziale azzeramento di tutte le prestazioni rinviate nel 2020), entro la fine del 2022 potranno essere recuperati 5480 ricoveri chirurgici, 44207 prestazioni di specialistica ambulatoriale e 53963 screening.
Oltre alle misure già introdotte nel precedente piano del dicembre 2020 (aumento dell’orario di servizio del personale dipendente, estensione degli orari di apertura degli ambulatori e dei servizi, acquisto di prestazioni dal personale convenzionato, assunzioni di nuovo personale a tempo determinato, intensificazione di recall e pulizia delle liste Cup), si procederà anche su ulteriori fronti, come un più ampio ricorso alla telemedicina e un coinvolgimento delle strutture private accreditate, soprattutto per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale.
“Naturalmente – spiega l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì – questo piano straordinario va ad aggiungersi alle altre azioni in corso nelle nostre Asl, che hanno già permesso di recuperare la quasi totalità delle prestazioni rinviate a causa delle restrizioni legate all’emergenza Covid. Siamo convinti che questi ulteriori fondi consentiranno di ridurre ulteriormente le liste d’attesa, grazie ad un cronoprogramma dettagliato e concordato con le stesse aziende sanitarie”.
Del finanziamento complessivo, 2 milioni 482mila euro saranno destinati alla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 3 milioni 202mila alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 2 milioni 679mila alla Asl Pescara e 2 milioni 570mila alla Asl Teramo.