Teramo - Si sono riuniti a pochi passi dal duomo e poi, in corteo, si sono sistemati sulla scalette della cattedrale mostrando un lungo striscione: “Io non ci sto, no strisce blu a Teramo. A pochi minuti dall’accensione delle luminarie, hanno attirato l’attenzione della cittadinanza presente in massa nel giorno dell’Immacolata e armati di fischietti hanno ribadito il loro no alle strisce blu e al Pums. Con segni dipinti sui visi, due piccole strisce blu, i negozianti hanno srotolato uno striscione di venti metri decisi a farsi vedere e sentire mentre a pochi metri di distanza gli amministratori comunali (il sindaco Gianguido D’Alberto e l’assessore Antonio Filipponi) hanno dato il via all’accensione delle luminarie. Osvaldo Di Teodoro, commerciante ed ex consigliere comunale, uno dei promotori spiega: “Ci dicono che possono modificare il piano della mobilità, ma dimenticano di dirci che alla base c’è un contratto, c’è una convenzione che a sua volta ha un piano economico che non è modificabile. Franca Labrecciosa, conosciuta commerciante teramana, vice presidente del consorzio di negozianti “Shopping in Teramo centro” è molto diretta: Buttate nella spazzatura questo Pums.
L’assessore al Commercio Antonio Filipponi replica alla protesta dei commercianti contro le strisce blu e il piano di mobilità ribadendo, come ha fatto nei giorni scorsi, che è giusto manifestare se c’è disaccordo ma sottolinea: “Da parte mia c’è la massima apertura al dialogo anche perché, così come ho già detto in tante altre occasioni, ci possono essere delle modifiche frutto di un confronto con i commercianti. L’apertura c’è sempre stata da parte dell’amministrazione comunale e sempre ci sarà. Nessuno si è mai sottratto al confronto e anche in questa occasione nessuno lo farà. Mi auguro che le energie profuse per questa manifestazione di protesta possano essere le stesse per proporre modifiche al piano. Massima apertura”.