Teramo - “La vita in Abruzzo costa di più, ogni mese ogni anno di più”. Daniele Licheri, segretario regionale di Sinistra Italiana-AVS lancia l’allerta, sulla base dei dati rilevati dall’Istat sull’inflazione di marzo. Il costo della vita è aumentato a ritmi più rossi per le famiglie abruzzesi. “L’inflazione per gli abruzzesi galoppa più della media italiana: a marzo in Abruzzo siamo al +2,1% nel giro di un anno a fronte di una media nazionale del +1,9%, secondo le rilevazioni Istat dei prezzi al consumo. Questo per le spese in generale, dei prodotti ad alta frequenza di acquisto. Ancor peggio va con il carrello della spesa: gli aumenti dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono cresciuti a livello nazionale del +2,1%”, aggiunge Licheri. Non solo: “Nel primo trimestre 2025 i prezzi al consumo evidenziano aumenti più elevati per le famiglie con minore capacità di spesa e relativamente più contenuti per quelle con livelli di spesa più alti (+2,0% e +1,8% rispettivamente)”. La sveglia al governo regionale. “Gli aumenti dei prezzi e dei servizi sono un campanello di allarme che chi governa deve considerare. Invece i governi regionale e comunali continuano ad aumentare le tasse, come ha fatto la giunta Marsilio con l’Irpef, e le tariffe come per i trasporti, come per le mense scolastiche. Così si allargano i disagi delle famiglie, si bloccano i consumi e si sfianca tutto il sistema economico”, tuona Licheri.