Montorio - Al via oggi il taglio degli alberi, previsto e ampiamente oggetto di polemiche, in via Duca degli Abruzzi a Montorio al Vomano. L’opposizione non trova una ragione per cui il sindaco abbia voluto procedere al taglio degli alberi “senza approfondire l’effettiva necessità di procedere al taglio”. “E’ in corso una strumentalizzazione politica - commenta il sindaco Fabio Altitonante - visto che su due cedri, ad esempio, abbiamo proceduto ad un approfondimento per comprendere se effettivamente debbano essere tagliati”.
“I riscontri avuti alle istanze che abbiamo inoltrato alle associazioni e soprattutto le osservazioni alla relazione redatta dal tecnico incaricato dall’amministrazione comunale di Montorio elaborate dai professionisti di “Italia Nostra” - spiegava sin dal 4 febbraio scorso Montorio Guarda Avanti con Eleonora Magno - confermano i nostri presentimenti: i 13 alberi non sono da abbattere ma bisogna procedere ad una rivalutazione anche attraverso il ricorso a prove strumentali di staticità.
Molto interessante anche il chiarimento ricevuto sul comportamento degli apparati radicali delle piante inserite in un viale alberato: esse risultano in contatto e collegamento tra di loro, a tal punto che gli alberi andrebbero considerati come un’unica entità ed il taglio di alcuni elementi potrebbe portare alla destabilizzazione dell’intero filare.
Per concludere rinnoviamo l’invito all’amministrazione di sospendere le iniziative assunte volte all’abbattimento di 13 alberi e di valutare con interesse la disponibilità del Servizio Fitosanitario della regione Abruzzo per un parere gratuito, iniziando dalle alberature presenti in Viale Duca degli Abruzzi per proseguire nel resto del territorio comunale; nel contempo si proceda alla richiesta alla Soprintendenza di un parere ambientale. Si tenga anche conto di quanto previsto dalla legge in merito agli individui forestali con più di 70 anni presenti su pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani che sono considerati beni culturali, quindi soggetti a tutela, fino alla procedura di verifica di interesse culturale che ne attesti la non rilevanza”.