Teramo - Sono i dati resi dall’assessore Quaresimale durante la presentazione del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 all’Università di Teramo. Il percorso di incontro e confronto con le Regioni e i territori target del Pon Ricerca e Innovazione 2014 2020 ha fatto tappa oggi all’Università di Teramo che ha ospitato l’evento regionale: «Dall’Università all’impresa: la ricerca è innovazione - Focus Abruzzo-Molise”. Il tema principale dell’incontro, a cui hanno preso parte l’assessore regionale all’Istruzione Pietro Quaresimale in rappresentanza del presidente Marco Marsilio e la Direttrice del Dipartimento di Presidenza Emanuela Grimaldi ospitati dal rettore Dino Mastrocola è stato l’impatto che generano sul territorio i progetti finanziati dal Programma, evidenziando il ruolo sempre più cruciale della ricerca per garantire al Paese l’innovazione necessaria ad affrontare le sfide del futuro.
Durante una prima sessione dedicata alla collaborazione tra università e impresa e a un confronto tra Rettori delle università abruzzesi e molisane l’assessore Quaresimale ha posto l’accento sulle misure che sta mettendo in campo la Regione Abruzzo in questa fase di transizione digitale, e in cui il mercato del lavoro richiede figure maggiormente qualificate : “Da questo punto di vista con la Programmazione 2021-2027 del nuovo Fse abbiamo rafforzato gli interventi per i nuovi dottorati di ricerca, per i vaucher d’alta formazione e i master di secondo livello per incentivare l’accesso alla cultura da parte di giovani meritevoli ma economicamente più svantaggiati. In questo modo cerchiamo di incentivare il profilo orizzontale della cultura, ma non solo. Sempre per quanto riguarda la preparazione di figure specializzate – ha detto ancora Quaresimale - abbiamo inaugurato un nuovo corso di laurea dell’Università di Teramo in Diritto dell’Ambiente e Energia che è il primo in Italia e che si svolgerà a Lanciano e servirà proprio a preparare le nuove leve alle sfide della transizione ecologica che ci viene richiesta dal mondo delle imprese oltre che dall’Europa».
Ai lavori, a cui ha preso parte anche l’Autorità di Gestione del Pon Ricerca e Innovazione del Miur Sara Rossi, sono proseguiti con un confronto tra imprese, infrastrutture di ricerca e partenariati pubblico-privati sulla centralità della ricerca per lo sviluppo del territorio e sull’impatto che i progetti finanziati dal Programma hanno avuto nelle Regioni. Ad approfondire le opportunità offerte dal nuovo ciclo di Programmazione 2021-2027 per l’Abruzzo è stata la Direttrice del Dipartimento di Presidenza Emanuela Grimaldi: «La Regione Abruzzo è stata presente a questo appuntamento per rendere testimonianza degli effetti virtuosi e delle ricadute positive del Pon Ricerca e Innovazione 2014-2020 come suggestione tradotta nelle politiche della nuova programmazione. Infatti la Regione Abruzzo, attraverso l’ascolto partenariale anche degli atenei e dei centri di ricerca, ha deciso di investire nella nuova programmazione 2021-2027più di 340 milioni di euro tra Fesr ed Fse+ sulle misure di ricerca e occupazione: una cifra sei volte maggiore rispetto ai 50 milioni e 997mila euro della precedente programmazione. Abbiamo promosso programmi per l’apprendimento permanente, sostegno a processi di ricerca, impiego di ricercatori presso le imprese, dottorati a vocazione industriale e percorsi di istruzione per bambini fino a 6 anni. Abbiamo integrato l’offerta formativa negli istituti superiori e investito più fondi negli Its. Abbiamo destinato risorse a percorsi integrati e personalizzati di riqualificazione e inclusione lavorativa, e per l’alta formazione. Il tutto per trattenere i nostri giovani in Abruzzo e poter costruire con loro lo sviluppo del territorio, la qualità della vita e dei servizi connessi»