Teramo - Ieri, nella Sala Tosti dell’ex-Aurum di Pescara, il Direttore Generale dell’IZS dell’Abruzzo e del Molise, Nicola D’Alterio, e il Presidente del Parco Nazionale della Maiella, Lucio Zazzara, hanno sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica che rafforza i legami tra le due Istituzioni e conferma l’eccellenza dell’Abruzzo nella cura della salute e del benessere dell’uomo e degli animali. D’altronde stiamo parlando di una Regione che rappresenta un vero e proprio sistema protezionistico di interesse europeo, dato che un terzo del territorio è sottoposto a tutela ambientale con la presenza di tre parchi nazionali, di un parco regionale e di circa 40 tra oasi e riserve.
In progetto c’è lo sviluppo di servizi innovativi e attività di ricerca in ambito eco-epidemiologico e gestionale sulla fauna selvatica, finalizzati alla costruzione di un modello sperimentale di messa a sistema dei dati sanitari con elementi di ecologia delle popolazioni oggetto della sorveglianza epidemiologica, compresi i dati riferiti alle interazioni spaziali, trofiche e sanitarie tra animali selvatici e animali domestici, in ottica One Health e seguendo le linee della Conservation Medicine rivolta prioritariamente a specie in via di estinzione o sottoposte a particolari regimi di tutela.
L’accordo mette insieme la lunga esperienza internazionale nel campo epidemiologico e dei sistemi diagnostici dell’IZSAM e la profonda conoscenza delle dinamiche ecologiche che regolano lo stato di salute degli animali selvatici del Parco Nazionale della Maiella soprattutto attraverso il proprio Wildlife Research Center, come evidenziato dal Presidente Lucio Zazzara: “Incrementare le conoscenze e vigilare sulla fauna protetta significa vigilare anche sulla salute dell’uomo. Questo accordo non nasce in una situazione di emergenza ma per il bisogno di avere maggiore consapevolezza della biodiversità che riscontriamo nel nostro territorio. Certo, il grande lavoro di ricerca dell’IZSAM in occasione della pandemia ha fatto capire a tutti come le relazioni tra uomini, popolazioni animali e ambiente debbano essere viste con un approccio integrato. Noi forniremo l’esperienza accumulata negli anni sul monitoraggio e la cura degli animali selvatici, sullo studio delle caratteristiche epidemiologiche, anche rispetto alle interazioni con la fauna domestica”.
Il DG dell’Istituto Nicola D’Alterio ha aggiunto: “Già lavoriamo con il Parco Nazionale della Maiella e con l’accordo di oggi intensificheremo gli scambi tra i nostri rispettivi tecnici e ricercatori. Come Istituto riceveremo informazioni scientifiche da un vero e proprio laboratorio a cielo aperto quale è il Parco della Maiella: un contesto formidabile per l’interscambio tra uomo, animale selvatico e animale domestico, che sono convinto ci fornirà risposte utili per la lotta alle malattie infettive che molto spesso sono l’effetto proprio di queste interazioni in un contesto di repentini cambiamenti climatici e ambientali, commercio internazionale di animali e prodotti derivati, intensificazione delle produzioni zootecniche. La pandemia ci ha insegnato che è fondamentale avere delle informazioni dal punto di vista epidemiologico, soprattutto negli ambienti aperti dove c’è la fauna selvatica, gli allevamenti ormai sono diventati ambienti chiusi, nel Parco della Maiella troviamo animali migranti, animali stanziali e animali selvatici che vanno studiati e preservati: l’accordo mira alla loro salvaguardia e anche a preservare le attività zootecniche che si svolgono nel Parco”.