Teramo - L’autopsia sul corpo di Patrick Guarnieri effettuata dal dottor Ezio Sciarra, conferma l’asfissia: presenza sul corpo dei segni classici dell’impiccagione. Si esclude dunque la presenza di altri elementi che possano far ipotizzare colpi da corpi contundenti o da pestaggi, vale a dire contusioni o ecchimosi. L’esame medico legale sul corpo del 20enne rom di Giulianova, impiccatosi nella notte di mercoledì nel bagno della sua cella nella sezione osservazione del carcere di Castrogno, si è concluso nel primo pomeriggio. Da quanto riferito dal consulente di parte, il dottor Gabriele Paolini, nominato dalla famiglia di Patrick Guarnieri, tuttavia, “E’ presto per parlare di suicidio”. Si tratta infatti di primi riscontri e bisognerà attendere altre analisi e accertamenti. Restano comunque prorompenti, a prescindere, le accuse dei parenti del giovane per il fatto che, le condizioni di salute di Patrick non avrebbero dovuto consentire la detenzione carceraria.