Teramo - La guerra, qualunque guerra, ha chiesto sempre il prezzo più alto ai soggetti vulnerabili della società e alle donne. Appena ieri la guerra in Afghanistan e il ritorno dei Talebani al potere ha riportato soprattutto le donne in condizione di segregazione e di negazione dei diritti umani allo studio, alla salute, alla libertà di pensiero e di lavoro; oggi in Ucraina i soggetti più deboli (bambini, malati, anziani) e le donne stanno pagando un costo altissimo e chiedono tutto il nostro sostegno e aiuto. Due guerre distanti ma che ci riportano a valutare con attenzione gli sforzi che si devono fare per costruire un mondo in cui gli uomini si formino per la pace e la convivenza tra i popoli. L’Università di Teramo, che da sempre riconosce nel dialogo e nelle cultura l’unica chiave per costruire un futuro di pace, ha accolto la richiesta di aiuto da parte della Ong Ass. Salam e ha già avviato da mesi un canale umanitario, denominato “Progetto Roshanak”, per l’ingresso in Italia per motivi studio, di oltre una decina di donne afghane e di una trentina di giovani afghani sotto minaccia talebana per ricostruirsi un futuro attraverso lo studio, per una libera realizzazione nel mondo del lavoro, ed una nuova speranza di vita. Nei mesi precedenti è stata firmata firmata una convenzione tra l’Ateneo, l'Azienda per il Diritto allo Studio Universitario (ADSU) e la ONG Salam all’interno del progetto "Roshanak", coordinato per Unite dalla prof.ssa Fiammetta Ricci, e da Simona Fernandez per Ass. Salam e nel tempo si sono aggiunti dei partner importanti come la Fondazione Tercas e il Rotary di Teramo che, con le loro donazioni, hanno permesso di far fronte alle necessità degli studenti. È però necessario un altro sforzo per coprire i costi di vitto, alloggio, dei libri e di quanto necessiterà a questi giovani studenti e studentesse per viverre nella nostra provincia una vita dignitosa che permetta loro di costruirsi un futuro di pace e una vita in cui il valore dell’essere umano sia rispettato. Per questo la ONG Salam lancia una raccolta fondi per sostenere concretamente il progetto, tramite delle donazioni su un conto dedicato per permettere a tutti di partecipare in modo attivo, finanziando l’unica vera “arma” che esiste contro la guerra, ovvero la formazione di uomini e di donne di Pace. Questo ultimo “miglio per Teramo” può esser attraversato insieme, con piccole donazioni che costruiscano un futuro per chi, secondo i talebani, non solo non aveva il diritto a studiare perché donna o uomo di pace, ma per persone che per le loro idee di libertà non avevano più neanche il diritto di vivere. Diamo quindi insieme un segnale forte, di pace e di rivoluzione culturale che parta dalla nostra provincia e che semini l’idea che la pace non è solo possibile, ma è praticabile e deve essere l’unica alternativa.