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La Covisoc esclude il Teramo dalla serie C. Per ora

Attualità  | 01 July 2022

Era stata come una medaglia d'onore al petto. In tutti gli anni di calcio semiprofessionistico il Teramo, quello di ieri e quello di oggi, era sempre riuscito ad evitare che la Covisoc (La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, nota con l'acronimo Covisoc, è un organo interno alla Federazione Italiana Gioco Calcio. Istituita dall'art. 78 delle Norme Organizzative Interne Federali (NOIF) della FIGC, la commissione è preposta al monitoraggio della situazione economico-finanziaria delle società calcistiche, ai sensi della legge n. 91/1981, ed ha poteri consultivi, di controllo e di proposta) lo penalizzasse. Tutti i presidenti che si sono alternati al comando della nave (navicella per alcuni) biancorossa gonfiavano il petto. Per la gloria calcistica consolidata nel tempo. Ma William Shakespeare ha scritto che "La gloria è come un cerchio nell’acqua, che non cessa mai di allargarsi, finché, a furia di spandersi, si sperde nel nulla". Fa nulla ma l'essere riusciti ad evitare gli strali della Covisoc produceva pura adrenalina. Tanto che aggiungevano "Magari i risultati non sono stati eccezionali, in ogni caso i nostri conti sono a posto e la Covisoc non ha avuto modo di emettere sanzioni a nostro carico sia nel corso dei controlli stagionali e sia all'atto di ogni iscrizione programmata". Insomma per il Teramo la circostanza che la Covisoc non aveva avuto modo di intervenire era una medaglia da mostrare nella bacheca delle vittorie. Così almeno era stato negli anni trascorsi. Invece adesso la Covisoc si è presentata al botteghino del Teramo e lo ha fatto nel modo peggiore possibile. Nessun punto di penalizzazione (nel quale caso sarebbe stata una botta di fortuna, sanabile in sede di ricorso), ma divieto di partecipazione al campionato di serie C. Per la serie "Il diavolo all'inferno ce lo fa sprofondare la Covisoc". Un glorioso passato cancellato in un attimo. Un glorioso passato gettato via nel cestino delle differenziata. Ed ora? Spazio ai ricorsi e ai processi. Ci sarà tempo fino alle 19 del prossimo 6 luglio per eventuali ricorsi, senza possibilità di integrazione di qualsiasi documento. L'ultima parola spetta poi al Consiglio Federale che decreterà quelle che saranno le società ammesse ai prossimi campionati di B e C per la stagione 2022-23. Il calvario sarà lungo. Ma d'altra parte bisogna sempre temere, come la storia ci insegna, delle parole che cominciano per Covi. (Puoi essere seduto sul trono più alto del mondo, ma… sarai sempre comunque seduto sul tuo sedere! Michel de Montaigne.)

Il cronista matusa

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