La Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri, che si occupa in particolar modo di discriminazioni e parità di genere nel lavoro, in occasione della ricorrenza del Primo Maggio si sofferma sulle conseguenze della crisi economica attuale, che vengono a gravare prevalentemente sulle donne.
“Stiamo attraversando – afferma la Consigliera di Parità Monica Brandiferri – uno dei periodi più difficili della storia: usciamo da due anni di pandemia e a ciò si aggiungono le pesanti conseguenze determinate dal conflitto in Ucraina. Purtroppo le donne rappresentano la categoria maggiormente penalizzata da questa situazione di recessione. Lo certificano i dati del Ministero del Lavoro secondo cui all’inizio del 2022, in Italia, la crescita dell’occupazione femminile si è quasi azzerata a causa della flessione della domanda di lavoro in alcuni dei settori in cui è maggiore la presenza delle donne, come il turismo e il commercio. Va evidenziato che il trend positivo dei settori della manifattura e delle costruzioni, invece, continua a offrire opportunità di impiego, che però sono rivolte soprattutto agli uomini.
Pur non disponendo ancora dei dati ufficiali della provincia di Teramo nei primi mesi del 2022, tuttavia posso riferire le difficoltà che quotidianamente affliggono donne disoccupate o che hanno perso il posto di lavoro, che si rivolgono alla Consigliera di Parità anche solo per raccontare la loro esperienza, per confrontarsi e chiedere consigli sulla ricollocazione o su eventuali percorsi formativi da intraprendere. Infatti negli ultimi anni la maggior parte dei contatti presso il mio ufficio riguarda richieste di lavoro, difficili da indirizzare e soddisfare per carenza cronica di incrocio tra domanda e offerta, per non parlare di tutte le lavoratrici e i lavoratori che si sono sentiti discriminati dall’introduzione del green pass”.
“Il Primo Maggio – conclude la Consigliera Brandiferri - deve rappresentare un momento di riflessione e di presa di coscienza che solo attraverso il lavoro femminile adeguatamente valorizzato ed il riconoscimento della parità di diritti delle donne rispetto agli uomini si potrà raggiungere un’effettiva parità di genere anche nel mondo del lavoro. Non va dimenticato, infatti, che grazie ad alcune categorie di lavoratrici, che, nonostante le difficoltà e le carenze in materia di sicurezza individuale hanno continuato a lavorare, si è evitato il blocco totale in alcuni settori durante la pandemia”.