Teramo - Conferenza stampa a Teramo, questa mattina, dell’intera minoranza per denunciare l’impossibilità i costituire una commissione d’indagine per fare chiarezza sulla vicenda del teatro comunale. “La maggioranza a sostegno dell’attuale Sindaco - attacca la minoranza - ha inflitto una gravissima sconfitta alla democrazia, alla trasparenza, alla verità, alla partecipazione e ai cittadini. La maggioranza ha votato contro la richiesta dei consiglieri di opposizione alla costituzione di una Commissione d’indagine volta ad accertare e/o a verificare la regolarità, la correttezza e la legittimità delle attività amministrative comunali riguardo la sentenza di condanna relativa ai lavori di ristrutturazione del Cine-teatro comunale di Teramo e, in particolare, a procedere alle verifiche, agli approfondimenti e alle indagini. La maggioranza - proseguono i membri dell’opposizione - ha definito la legittima e doverosa richiesta “un’azione di disturbo…, di inquisizione” ecc. evidenziando una totale chiusura al dialogo e una grande paura nei confronti dell’accertamento della verità . E’ bene ricordare l’ingente danno economico che ricade sui cittadini, ovvero l’esborso al titolare del negozio sottostante di ben 450.000,00, Ebbene i cittadini devono sapere che un Tribunale Amministrativo della Repubblica ha dichiarato apertamente e senza alcun dubbio l’esistenza di un’attività amministrativa palesemente “illegittima in quanto contraria ai principi di buona fede e affidamento del privato!!!” “che ha cagionato alla ricorrente un danno economico con condotta colposa dell’amministrazione”. Da qui, la richiesta della costituzione disuna commissione di indagine al fine di poter acquisire tutti i documenti necessari per approfondire la vicenda. Fatto ancor più grave la sentenza in questione ha sancito che “la revoca disposta dal Comune di Teramo al proprio assenso al rinnovo della concessione dei locali che risulta illegittima in quanto contraria ai principi di buona fede ed affidamento del privato perché disposta non in base a fatti sopravvenuti al predetto assenso ma a fatti già noti fin dal momento dell’espressione del medesimo”. “Il Sig. Sindaco, quindi, dovrà per prima cosa rassegnare le dimissioni chiedendo scusa ai cittadini teramani e risarcendo integralmente e direttamente i gravissimi danni causati, altro che “massima linearità e serenità istituzionale” e “volontà di dialogare con la parte privata!” Conclude la minoranza.