Vasto - Sette strane e rituali? E’ questo il dubbio che oggi viene raccontato nella notissima trasmissione su Rai 3 "Chi l’ha Visto" in merito alla morte di Jois Pedone. E’ il papà che parla parlando della passione del figlio per esoterico. Si sarebbe sottoposto ad una prova di coraggio? Un gioco pericoloso? E quella Z sul collo? Avrà un senso?
Il corpo senza vita di Jois Pedone è stato trovato nei pressi di Punta Penna, a Vasto. Ma perchè doveva togliersi la vita? Perchè prendere un taxi per andare a morire? Quali erano i suoi piani? Doveva andare al Bar Ferri a Punta Penna come ha detto al tassista?
E poi il dubbio sul borsone, quello riempito di sabbia che lo avrebbe affondato. Non era con sè quando salì in taxi, dice il tassista. Un borsone troppo pesante, 800 metri, tanta salita. Insomma, per i familiari una ricostruzione impossibile.
Il giovane lavorava al trabocco La Cungarelle ma era anche uno studente universitario a Parma. Il giovane il 20 agosto, dopo il concerto di Jovanotti, decide di uscire, prende un taxi e va al Porto, all’una di notte circa. Prima di uscire da casa tuttavia fa notare alla mamma quanto sia bella la Luna, ed è qui che nascono ancor di più pensieri esoterici.
Sono finite nel peggiore dei modi le ricerche di Jois Pedone: il corpo senza vita del ventenne scomparso da Vasto, in provincia di Chieti, dalla notte tra il 20 e 21 agosto. Il corpo del giovane è stato infatti ritrovato privo di vita tra gli scogli nella zona di Punta Penna dagli uomini della Guardia Costiera.