Pescara - La vicenda legata alla struttura sportiva ‘Le Naiadi’ di Pescara si avvia verso una soluzione positiva. La sua riapertura è ormai una priorità per il governo regionale che mira a tutelare posti di lavoro e centinaia di appassionati desiderosi di tornare ad allenarsi in vasca. Venerdì gli Uffici regionali hanno consegnato alla Fira, società in house, le chiavi del complesso sportivo in seguito alla stipula della relativa convenzione per la gestione dell’impianto. Questo passaggio segna una svolta significativa verso la riapertura delle Naiadi. L’affidamento a Fira avrà una durata iniziale di sei mesi, con possibilità di proroga.
A seguito della sottoscrizione della convenzione, la Finanziaria regionale è titolare dell’affidamento esclusivo degli impianti sportivi, e assicurerà il loro utilizzo alle Associazioni Sportive Dilettantistiche – ASD – del territorio abruzzese, e alle ASD accreditate al CIP Comitato Italiano Paralimpici ovvero al registro parallelo del CONI. Per le prime l’uso degli impianti con il pagamento di una tariffa predeterminata in sede di accordo attuativo e per le ASD accreditate al CPI, ovvero al registro parallelo del CONI, l’utilizzo degli stessi a titolo gratuito.
La giunta regionale ha anche stanziato i fondi necessari per i lavori di manutenzione, affidati alla RTI ‘Consorzio Innova’, società cooperativa attraverso convenzione Consip. Tali interventi saranno cruciali per riavviare l’impianto e garantirne la sicurezza e la funzionalità. Per la ripresa delle attività del complesso sportivo pescarese, infatti, sono necessari interventi di manutenzione straordinaria per l’apertura dell’intero impianto nonché l’emissione delle certificazioni necessarie alla fruibilità in sicurezza e a norma dell’impianto stesso. Nelle more del recupero della piena funzionalità de “Le Naiadi” e, compatibilmente con i lavori da effettuare, la Fira procederà all’attivazione di una parte dell’impianto valorizzandolo quale importante risorsa del patrimonio regionale.
Resta da definire il contenzioso con la società ‘Club acquatico’ poiché non si è proceduto alla stipula del contratto in quanto la società non ha presentato, tra l’altro, la polizza definitiva. Areacom, la centrale della committenza della Regione, ex Aric, ha richiesto la riscossione della polizia provvisoria e a quel punto il Club acquatico ha proposto ricorso al Tar. Inoltre, la stessa società ha comunicato alla Regione Abruzzo di aver acquistato attrezzature sportive, arredi e materiale informatico per un totale di circa 85mila euro. La Regione però ha intimato la rimozione delle suddette attrezzature indicando alla società, come termine ultimo, il 21 marzo. Lunedì, la Fira sul proprio portale pubblicherà l’avviso per le associazioni sportive dilettantistiche (ASD e SSD), permettendo di presentare le proprie candidature per usufruire degli impianti.
“Le Naiadi di fatto da lunedì 25 marzo tornano a disposizione delle ASD e SSD con le stesse che potranno rispondere all’avviso/manifestazione di interesse che pubblicheremo sul nostro sito. Procederemo poi alle formalizzazioni dei contratti e all’organizzazione delle attività sportive in base all’acquisizione delle certificazioni necessarie, iniziando sicuramente con la riapertura della piscina di PalaPallanuoto e di alcuni spazi interni ed esterni – ha dichiarato il Presidente di Fira, Giacomo D’Ignazio – proseguendo e mettendo a norma tutti gli impianti fino alla completa riapertura dell’intera struttura. Crediamo che tutta la comunità sportiva locale, che da troppo tempo ha dovuto fare a meno della struttura, possa accogliere questa riapertura con entusiasmo.”
“La riapertura delle Naiadi – ha commentato il Presidente Marco Marsilio – è un impegno serio del nostro governo regionale. Restituirà agli atleti e agli appassionati di ogni età un luogo dove coltivare la propria passione sportiva e rafforzerà il tessuto sociale ed economico della regione. Tuttavia, non può e non deve assumere un colore politico. Stiamo già avviando le attività per la costituzione di una società di scopo che rilanci la struttura e le consenta di tornare ad essere il centro sportivo che la città di Pescara merita, permettendone anche una maggiore fruibilità, per una gestione efficace e duratura della struttura”.