Se non è un brutto pasticcio forse anche più doloroso di quello accaduto a Savona poco ci manca. Attorno al cadavere del Teramo - su sessanta squadre due sole sono state escluse - si alternano falchi, colombe, attori senza volto, maschere vuote, dilettanti, ex detenuti anche se per poche ore, presidenti, amministratori unici, consulenti. Un caravan di personaggi alcuni in cerca di autore, che non hanno fatto altro che complicare la verità dei fatti. Chi dice: i pagamenti non sono stati effettuati detto fra i denti. E poi i dilettanti, io non pago perchè lui non mi ha versato la rata, l'altro non apre le fideiussione perchè offeso dai cori dei tifosi, poi fa marcia indietro, un altro si dimette da amministratore a seconda di quanto legge sull'oroscopo del giorno, altri approfittano della passerella per ritagliarsi un attimo di celebrità. Il Tribunale di Roma che blocca ogni affare calcistico. Nemmeno Pietro Germi interpretando il ruolo del commissario Ingravallo sarebbe in grado di dipanare la matassa del calcio teramano. Ecco perchè si faceva, all'inizio, riferimento al caso Savona, anche lassù un certificato postumo, una pistola caricata a salve, uno che dallo specchietto non poteva vedere cosa stesse accadendo a bordo del torpedone che portava la squadra al campo. insomma le tre scimmiette che si alternano alla ribalta. Poi scopri che le carte affermano una verità diversa, la Covisoc blocca il Teramo, che si appella, bocciato l'appello e la Federazione riblocca il Teramo che si appella ed il Coni blocca per la terza volta il club teramano. "Quello che non doveva accadere è accaduto. Il vilipendio di una passione viene perpetrato ai danni di una intera comunità. Nel peggiore dei modi e con la ferma volontà di ferire, non si comprendono altrimenti le gravi manchevolezze amministrative certificate dalla Co.vi.soc. Omissioni che sanno di dolo". Lo ha scritto il glorioso club biancorosso. parole che pesano come macigni , parole che restano scolpite sul marmo. E ancora passerella per attori senza volto, insomma una danza macabra attorno ad un pallone scoppiato. Come appare lontana la festa al parco della scienza dove il sindaco ha consegnato la città ai nuovi, ha consegnato targhe, magliette formate, ha insomma preso parte ad una festa che è stata, il giorno dopo, tragica, perchè gli unici che non vi hanno preso parte alla festa sono stati gli agenti delle fiamme gialle che hanno fatto scattare le manette ai polsi di alcuni protagonisti. Ed ora? Si attende e si prega. Si chiede clemenza come se si stesse in chiesa, si chiede un atto d'amore, dimenticando che al Tar parlano gli atti, parlano le carte bollate. Insomma al Tar non si va con la pistola carica ad acqua. Pare di rivedere un film già visto, un film del quale già si conosce l'epilogo, una storia davvero di provincia, una storia- "Stavolta la volontà omicida è apparsa chiara..... da almeno un anno e mezzo le manovre di preparazione apparivano evidenti...almeno per noi, gli "irresponsabili" (per alcuni) del Club Biancorosso" - che dopo Savona, avremmo fatto a meno di seguire. "Per diventare veramente essere umani, bisogna bere il calice fino alla feccia. Se un giorno sei stato fortunato, e un altro giorno ti sei comportato da vigliacco, il calice ti viene offerto di nuovo alla terza occasione. Graham Greene".
Il cronista matusa