Roccaraso - L’orso Juan Carrito, come ormai noto, è tornato a visitare il paese di Roccaraso. Dopo aver trascorso un periodo di captivazione nelle strutture di Palena del Parco Nazionale della Maiella, lo scorso 25 marzo era stato rilasciato in natura, ma passati 18 giorni è tornato nel paese da dove era stato allontanato, percorrendo oltre 150 km. Nei giorni scorsi ha visitato un pollaio e un apiario provocando qualche danno alle strutture.
Il WWF ha per questo inviato una nota al Comune di Roccaraso mettendosi a disposizione per fornire recinzioni elettrificate per piccoli allevamenti e per gli apicoltori. I recinti elettrificati sono strutture capaci di allontanare l’Orso da pollai, apiari e coltivazioni, senza provocare danno all’animale. Il WWF, grazie ai fondi della campagna Orso 2x50, ha a disposizione alcuni di questi dispositivi, che grazie al supporto del personale dell’Oasi WWF e Riserva Naturale Regionale “Gole del Sagittario” e dei volontari che lavorano al progetto, vengono forniti in comodato d’uso gratuito.
“Siamo convinti – dichiara Filomena Ricci, delegato Abruzzo del WWF Italia – che la sfida della conservazione dell’Orso si possa vincere solo se tutte le componenti della società fanno la loro parte. Juan Carrito pone un serio problema di convivenza che va affrontato mettendo in atto azioni concrete sul territorio: comunicazione ai cittadini sui comportamenti corretti da attuare, messa in sicurezza delle fonti trofiche e delle infrastrutture lineari, ecc. Assistiamo ancora a comportamenti profondamente sbagliati che, non ci stancheremo mai di dirlo, devono essere assolutamente evitati: inseguimenti in macchina, cibo e rifiuti lasciati vicino ai centri abitati, animali che vengono circondati per essere avvicinati o per una foto. È necessaria una crescita culturale da parte di tutti noi, che dobbiamo essere disposti a rendere possibile la convivenza con un animale come l’Orso marsicano, unico al mondo”.