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Lotta al “falso monetario”, nel 2024 sequestrati in provincia di Chieti quasi 12.000 euro di banconote contraffatte

Cronaca  | 31 January 2025

Chieti - Ben 351 banconote false sono state sequestrate, nel corso del 2024, dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, a seguito di attività dirette a garantire la sicurezza in materia di circolazione dell’euro ed al contrasto del fenomeno del “Falso monetario”.

Rispetto al 2023, le statistiche offrono un quadro in leggera controtendenza, con il taglio da 20 euro (198 esemplari, per un valore di 3.960 euro) che si attesta al primo posto per il più “scambiato” e “ciò dimostra la propensione, per gli artisti della contraffazione, a prediligere una moneta più spendibile e con un’attivazione della soglia psicologica d’allerta più alta da parte di coloro, soprattutto esercenti al dettaglio, che la manipolano quotidianamente”, questa l’analisi del Comandante Provinciale, Col. Michele Iadarola.

Al secondo posto di questa “classifica poco lusinghiera”, troviamo la banconota da 50 euro (132, per un corrispondente valore pari a 6.600 euro) e via discendendo da 100 euro (11 biglietti), da 10 euro (5 biglietti), da 5 euro (4 biglietti) ed anche, da 200 euro con 1 solo pezzo.

Sinergicamente con il Centro Nazionale Analisi (C.N.A.) della Banca d’Italia, il locale Nucleo di polizia economico-finanziaria, che ha effettuato il sequestro delle banconote, ha “disegnato” la geografia provinciale del fenomeno, che è essenzialmente rappresentata dai comuni di Vasto, San Salvo, Lanciano, Chieti e San Giovanni Teatino, territori che condividono marcate analogie:

- elevata densità di popolazione;

- la presenza di grandi centri commerciali ed esercizi della grande distribuzione, nonché supermercati e stazioni di servizio autostradali;

- “cassa continua” degli Istituti di credito.

Oltre agli approfondimenti operativi delle Fiamme Gialle teatine, finalizzate a ricostruire l’intera filiera del falso per individuare le eventuali ipotesi di reato connesse, il Col. Iadarola ha promosso nei mesi precedenti, in molti Istituti d’Istruzione della provincia, una campagna di sensibilizzazione sulla legalità come concetto generale e “un aiuto concreto per apprendere quegli accorgimenti necessari (distinguere al tatto la consistenza della stampa, individuazione della filigrana in controluce e delle fibrille luminescenti quando esposte a sorgenti luminose dirette e micro scritture leggibili con lente d’ingrandimento) per riconoscere una banconota falsa e sul comportamento ideale con il quale ogni cittadino, in armonia con il pieno rispetto delle regole ed il senso civico e di responsabilità, dovrebbe procedere alla consegna della banconota sospetta ad una delle filiali della Banca d’Italia o, in alternativa, a sportelli bancari o uffici postali”.

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