Teramo - Lunedì prossimo, 14 novembre 2022, alle ore 17.30 nella sala Ipogea di Piazza Garibaldi a Teramo, sarà presentato il volume GIOVANNI MELARANGELO (1903-1978) L’ARTISTA E I SUOI PERCORSI, edito da Silvana Editoriale.
E’ il catalogo della mostra dedicata al grande pittore teramano allestita presso il Laboratorio per le Arti Contemporanee L’ARCA di Teramo dal 14 luglio scorso. Sia il catalogo che la mostra sono stati curati dal professor Paolo Coen. Il volume di 224 pagine propone 120 illustrazioni, formato 17 x 24 cm, in edizione italiana brossura. La mostra e tutte le attività collegate sono state organizzate e sostenute dal Comune di Teramo attraverso l’associazione “Teramo nostra” e si sono giovate della collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo e con la Fondazione Tercas.
“Un artista di straordinaria integrità, di profonda coerenza morale e di fervida fedeltà alla sua terra”: è il profilo di Giovanni Melarangelo fissato dal grande critico Mario De Micheli già nel 1990. Nato e cresciuto povero nella sua Teramo, Giovanni Melarangelo (1903-1978) è oggi considerato un caposaldo del Novecento abruzzese. Il catalogo, grazie al moderno taglio interdisciplinare e agli stringenti paragoni con alcune fra le principali realtà linguistiche della Penisola, ricostruisce le varie fasi della sua carriera, dalla formazione nel solco del verismo umanitario, alle aperture sperimentali verso la scuola romana, la torinese o il cinema di Federico Fellini, fino al successo di critica e di mercato sul panorama nazionale degli anni cinquanta e sessanta.
“La mostra definisce e valorizza il lavoro di un maestro certamente di provincia, ma nient’affatto provinciale e ancor meno periferico”. Paolo Coen.
I testi del catalogo sono di: Paolo Coen, Mario De Micheli, Gianfranco Spitilli, Antonio Zimarino, Lorenzo Canova, Ennio Matano, Paola Besutti, Nika Tomasevic, Antonietta Biondi, Gabriella Albertini, Elso Castelli, Giovanni Gebbia, Giovanna e Alberto Melarangelo, Sandro e Marino Melarangelo, Anna Dell’Agata.