Roseto - “Voglio esprimere il mio disappunto per la scelta della Maggioranza in Regione che ieri, nel corso del Consiglio Regionale, ha di fatto deciso di confermare la riperimetrazione della Riserva Borsacchio con la riduzione a soli 24 ettari – afferma il Sindaco di Roseto Mario Nugnes – Si tratta di una scelta che, ancora una volta, non tiene conto della volontà della maggioranza della comunità rosetana espressa attraverso gli atti del Consiglio Comunale e ribadita ieri mattina in occasione della mia audizione a L’Aquila, durante la Conferenza dei Capigruppo Regionali. Ovviamente le nostre iniziative per ripristinare il perimetro della Riserva andranno avanti attraverso gli atti politici e legali a nostra disposizione. Per questo motivo, chiedo fortemente a chi si candida a rappresentare la nostra comunità nella prossima amministrazione regionale di sostenere la nostra posizione fin da ora”.
“Ieri mattina, nel corso dell’audizione, ho portato all’attenzione del Consiglio Regionale gli ultimi due importanti atti emanati dal Comune di Roseto a seguito della scellerata riperimetrazione della Riserva, le delibere consiliari del 12 e del 27 gennaio 2024 – aggiunge il Sindaco Mario Nugnes - Atti licenziati, come ho tenuto a precisare, dall’unico soggetto che può rappresentare le istanze della città e del territorio, ovvero il Consiglio Comunale di Roseto. L’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico è l’unica strada percorribile per tutelare gli interessi di tutti gli attori che convivono nell’area della Riserva. Uno strumento che ora è esclusivamente nelle mani della Regione che ha la responsabilità e la concreta possibilità, una volta tornata sui suoi passi, di approvarlo. Una cosa deve essere chiara: l’interesse generale deve sempre prevalere su quello particolare e la nostra città non può diventare ostaggio di un contezioso che bloccherebbe lo sviluppo del territorio, che comprometterebbe la salvaguardia della natura e che porterebbe ad una difficile gestione della Riserva. Ribadisco la disponibilità, una volta abrogata la norma della riperimetrazione, a partecipare e favorire un tavolo di concertazione tecnico-politico per eventuali rimodulazioni nell’esclusivo interesse della collettività”.