Teramo - Cresce in tutto il Paese l’allerta per gli scontri e le risse tra i minori, in particolare nella fascia d’età dai 14 ai 17 anni, un fenomeno che inizia a destare grande preoccupazione nelle grandi città, ma che non riguarda solo queste, visto che diversi casi si iniziano a registrare anche in provincia. Un paio di mesi fa a L’Aquila c’è stato un apposito tavolo di confronto in Prefettura sul tema della sicurezza dopo una serie di scontri registratisi in centro città ed anche nel teramano la cronaca fa registrare sempre nuovi casi di scontri tra ragazzi.
“Anche nella nostra provincia iniziano ad esserci campanelli d’allarme e sarebbe da sciocchi sottovalutarli” dichiara il Capogruppo di “Abruzzo in Comune” in Consiglio Regionale Sandro Mariani. “Purtroppo rispetto ai temi in cui io ero ragazzo si registrano sempre più scontri, episodi di bullismo e violenza gratuita senza alcun movente reale, quindi con il solo scopo di aggredire qualche povero malcapitato, spesso nemmeno conosciuto. Una situazione che preoccupa tante famiglie che vorrebbero legittimamente far uscire i propri figli senza il timore che subiscano aggressioni”.
In tal senso gli ultimi episodi si sono registrati in questi giorni di festa, con alcuni scontri nel capoluogo e diversi episodi che hanno riguardato la costa e, più in generale, l’intero territorio provinciale. “Dobbiamo cogliere i segnali che arrivano dal territorio e bisogna riportare il tema della sicurezza per i nostri figli al centro del dibattito politico: in tal senso sentirò il Prefetto, il Sindaco di Teramo e quelli dei comuni della costa affinché si mettano in campo tutte le azioni possibili. Prevenzione, educazione alla legalità e al rispetto degli altri, assieme a percorsi di formazione e confronto con i ragazzi sono strumenti utili da cui bisogna ripartire, ma sappiamo che non bastano. Dobbiamo far capire ai nostri ragazzi che non sono soli, che bisogna sempre denunciare e al contempo far comprendere a chi pensa di delinquere impunemente che non è il giusto comportamento e che questi atteggiamenti saranno giustamente puniti” conclude Mariani.