Teramo - La polemica esplosa in questi giorni sul recupero dell'ex ospedale psichiatrico di Teramo sembra costruita ad arte per creare un polverone in cui il Cittadino non riesca ad orientarsi. La speranza è evidentemente che alla fine si dica che la politica è fatta di gente tutta uguale, capace solo di fare promesse e poi incapace e menefreghista nel trovare e destinare i finanziamenti. In questo caso il Candidato Presidente dello schieramento opposto casca proprio male, perchè, pur essendo coinvolto come Rettore quando l’idea nacque, ed avendo all'epoca come Presidente della Regione la sua controfigura, o meglio, il suo mentore ossia il deputato D'Alfonso, non riesce a scaricare la responsabilità dei fallimenti suoi e della sua parte politica su noi.
Intanto deve essere chiaro che mai è stata stanziata la cifra globale che era necessaria per la realizzazione dell'opera (60 milioni di euro), ma la Regione, la Regione governata da D'Alfonso con il centrosinistra, trovò 30 milioni di euro da stanziare, il che significa che comunque la realizzazione che si sarebbe potuta ottenere in fase iniziale sarebbe comunque stata parziale. Poi è intervenuto il fatto che tutti conosciamo: l'opera è stata definanziata dal Governo (sempre coalizioni con in cui l'assetto politico attuale della Regione non era in maggioranza) all'epoca del Covid e la Regione Abruzzo nessun obbligo aveva più, già a quell'epoca, per la riqualificazione e il recupero dell'ex ospedale psichiatrico. Nonostante ciò, questa Regione, con questo presidente attuale, Marco Marsilio, su richiesta dell'Università di Teramo, che continua ad essere il soggetto attuatore dell'opera (o meglio, dovrebbe esserlo), è riuscita a fare ottenere di nuovo, non già i 27,9 milioni di euro ritirati, ma ben 38 milioni di euro. E, sempre nonostante la Regione non ne avesse l'obbligo, questa cifra è stata concessa (in barba a tutti gli altri Atenei abruzzesi che si sono sempre dovuti accontentare di molto meno) perchè l’Università di Teramo ha voluto anche finanziare di nuovo il Polo agro bio veterinario. A questo punto l'Università decide che per gli interventi relativi al Polo sono necessari 18 milioni di euro e destina i rimanenti 20 all'ex ospedale psichiatrico. Anche volendo tirare dentro in tutti i modi la Regione Abruzzo e il Presidente, tutti capiscono che non sono fatti di cui si possa attribuire la responsabilità a nessun altro che non sia lo stesso Ateneo.
Con buona pace del Candidato Presidente, comunque il Presidente Marco Marsilio ha garantito ai cittadini teramani che si farà carico, oltre ai 38 milioni già destinati, di tutto quanto sarà necessario ulteriormente perché si proceda, per lotti funzionali, al recupero dell'ex ospedale psichiatrico.
Quell'opera è troppo importante per l'intera città, a livello culturale e di rilancio di Teramo stessa, perchè soffochi sotto la polemica mal riuscita di candidati e loro supporters (come il sindaco di Teramo D'Alberto) che vanno a cercare la polvere da alzare addirittura tra i propri progetti.
Ma non gli consentiremo di confondere i Cittadini ne' tanto meno di annientare l'opera di cui, peraltro, la Città attende l'avvio proprio nei prossimi mesi.
Fortuna vuole che tra 20 giorni, passate le elezioni, si tornerà a quel briciolo di serietà che tutti, ed a maggior ragione degli amministratori pubblici, devono avere.
Marilena Rossi
Candidata a consigliere regionale Fratelli d’Italia