Miracolo: crescono chiodi nei nostri giardini
Con l'approssimarsi della Pasqua, come già annunciato, il mercato coperto di piazza Verdi riaprirà. Forse. Da quando fu dichiarato dinanzi a taccuini e microfoni che entro 15 giorni l'edificio sarebbe stato riaperto, troppi giorni sono trascorsi (365 x 2 il calcolo è presto fatto). Ma crediamo sia inutile piangere sul latte versato. Perché se quanto accade nei giardini di Madonna delle Grazie accadesse nella location della Fiera in programma in aprile, l'intervento di manutenzione sarebbe immediato, quasi magico. Ma non è così. Perché l'ennesimo pedone è caduto pesantemente a terra a causa della mattonelle rotte nei giardini di Madonna delle Grazie. Non bisogna però arrendersi. Infatti ci hanno già comunicato che “Per ciò che attiene la riqualificazione di cui sarà oggetto l’area della Madonna delle Grazie, il confronto ha fatto emergere la comune volontà di realizzare un autentico Giardino archeologico. Appare necessario, per raggiungere tale obiettivo, liberare il sito dagli interventi inappropriati che si sono sovrapposti nel tempo e che hanno finanche stravolto la prospettiva urbana e architettonica dei diversi angoli da cui l’area è caratterizzata. Un protocollo di intesa tra le parti, sancirà a breve tutti gli adempimenti e tutte le competenze burocratico-amministrative da porre in essere, tracciando in tal modo un progetto d’area che condurrà in tempi relativamente brevi all’avvio dell’intervento. Saranno in esso compresi gli abbattimenti di strutture non idonee, lo spostamento di servizi pubblici e privati ora dislocati in posizioni inopportune e la realizzazione di nuovi interventi tesi a tornare a conferire all’intero complesso il disegno urbanistico e la prospettiva architettonica ad esso più confacenti”. Se un pezzo di staccionata, quella riservata ai giochi per i bambini, si fosse rotta al parco fluviale, sarebbero intervenuti tutti per poter effettuare l'intervento. Invece ai giardini la staccionata, quella, per intenderci posizionata dinanzi al palazzaccio, non solo è tutta ammalorata ma spuntano dai resti dei piantoni in legno i chiodi. Chiodo scaccia chiodo, ma pensando che con l'approssimarsi del tempo bello i ragazzini torneranno a frequentare i giardini rischiando il tetano c'è da urlare di rabbia. I giardini di Madonna delle Grazie non sono come quelli della Villa Comunale anche se lassù dopo l'iniziale boom tutto è tornato nella normalità teramana. I giardini di Madonna delle Grazie sono e restano di serie B. E lo stato delle cose conferma la nostra affermazione. Aspettando il giardino archeologico vorremmo che non cadesse per terra altra gente, vorremmo che la raccolta dei rifiuti venisse effettuata a regola d'arte, vorremmo insomma non essere considerati di serie B perché il parco fluviale è lontano,la fiera anche e ci dobbiamo accontentare di quanto passa il convento. Già possedere un convento del genere, datato (XII secolo - Monastero di Sant'Angelo delle Donne.Il monastero di Sant'Angelo delle Donne è stato un monastero benedettino femminile di Teramo del XII secolo. Sorse come dipendenza del monastero di San Giovanni di Scorzione a Pastignano, a sua volta dipendenza femminile dell'abbazia di Montecassino. L'inizio dei lavori, prima del 1153, fu reso possibile dalla donazione di un certo Todino, come testimonia l'iscrizione su una "pietra-documento"), dovrebbe davvero spingere gli amministratori ad una carità cristiana. Aspettando le elezioni.
Il cronista matusa
