Teramo - Ogni mondo è paese. "Questo proverbio sta a indicare il fatto che ogni popolo e ogni nazione hanno dei difetti, che fanno semplicemente parte della natura umana, motivo per cui è inutile lamentarsi sempre del paese in cui abitiamo, poiché determinate cose, soprattutto scandali politici, casi di malasanità, casi di corruzione o altro". Nel nostro paese (Nei piccoli paesi la gente perde metà del suo tempo a spiare le cose degli altri e l’altra metà a riferire quello che ha scoperto o inventato. Aristide Gabelli), quando c'era lui si passava lo straccio dovunque perché tutto brillasse in camicia nera e l'operazione veniva regolarmente trasmessa dall'Istituto Luce che ne magnificava la realtà finta. Storia di ieri. Ed oggi? Sempre lo stesso. Arriva la tappa del Giro e sotto al taglio di alberi (lungo viale Crispi zona scuola Lucidi), spostamento di isole spartitraffico, arriva un ministro all'Unite, nuovi asfalti, erba recisa con il taglierino, insomma si nasconde la polvere sotto il tappeto (trovate polvere in via Carducci,in piazza Orsini o alla Villa Comunale?). E così non deve meravigliare che, in occasione della intitolazione dell'ex viale Crispi al grande Marco Pannella, ai giardini di Madonna delle Grazie vada in onda l'intervento che ha del miracoloso. Addio vecchie e care mattonelle rotte, addio vecchie e care mattonelle spezzate. Tutto rifatto (speriamo che tutte ma tutte la mattonelle spezzate o rotte siano sostituite) perché il giardino deve essere il fiore all'occhiello della città distesa fra due fiumi il giorno della inaugurazione. All'insegna della lucidatura degli ori all'arrivo del principe. E allora speriamo che le visite del principe siano continue in modo che si possa intervenire almeno nelle zone dove il regnante poggerà il delicato piedino.«Non dura», «Dura minga», «Non può durare». Veramente lo sentiamo ripetere dal 1960.
Il cronista matusa