Montorio - La questione “taglio alberi” continua a mantenere alta l’attenzione a Montorio nonostante il sindaco abbia deciso di sospenderlo. Montorio Guarda Avanti con Eleonora Magno, in una nota a firma di Andrea Guizzetti, ha ancora qualche sassolino da togliersi dalla scarpa. “La poca chiarezza nella gestione amministrativa, l’assenza di rispetto istituzionale nei confronti delle minoranze e la mancanza assoluta di informazione e confronto con la cittadinanza fanno pensare al peggio: non siamo certo contrari all’abbattimento degli alberi qualora una perizia veramente indipendente e completa dovesse ritenerlo assolutamente necessario, stiamo solo chiedendo che si proceda con ulteriori approfondimenti prima di dare corso al taglio di 13 alberi secolari, patrimonio paesaggistico e naturalistico del nostro Viale Duca degli Abruzzi.
Il sindaco continua nella consueta strategia comunicativa finalizzata a spostare l’attenzione dallo scempio che la sua amministrazione intende perpetuare nei confronti del patrimonio arboreo di Viale Duca degli Abruzzi. Lo fa continuando a richiamare il passato amministrativo del PD ed il progetto motodromo avviato dall’amministrazione Di Giambattista e si spinge addirittura nel chiamare in causa l’amministrazione PD di Alba Adriatica che a suo dire starebbe per abbattere 150 pini per il rifacimento del lungomare con la pista ciclabile.
Caro Sindaco, qui siamo a Montorio al Vomano, quindi né a Milano e tanto meno ad Alba Adriatica o in altre città, e nel consiglio comunale siede la lista civica “Montorio Guarda Avanti” che è composta da alcuni ex amministratori del PD locale e da molti altri esponenti della società civile. Se ne faccia una ragione, il PD non è coinvolto in alcuna amministrazione a partire dal 2014 e le ultime due, compresa la sua, sono marcatamente a trazione centrodestra. Inoltre Le ricordiamo che l’attuale circolo del PD locale non ha nulla a che vedere con il passato a cui Lei fa riferimento con giudizi sommari troppo spesso formulati solo a scopo propagandistico.
Se non fosse ancora evidente, dalla sua amministrazione i cittadini si attendono chiarimenti ed approfondimenti sullo stato di salute dei 13 alberi e non una perenne disputa politica che non perde occasione di alimentare solo per evitare di fornire risposte vere e puntuali.
Intendiamo inoltre ricordarLe come uno dei suoi obiettivi nella composizione della lista che intendeva supportare nell’ultima campagna elettorale, prima di dover scendere in campo di persona, sia stato proprio l’ex sindaco del PD Alessandro Di Giambattista, che è stato in amministrazione per moltissimi anni. Quando attacca il PD dovrebbe pensare almeno un attimo che sta attaccando soprattutto chi avrebbe voluto appoggiare come sindaco del nostro Paese, i cittadini ne sono a conoscenza e sapranno dare il giusto peso ad ogni sua esternazione.
Tornando alla salute dei nostri alberi, che è quanto interessa ai cittadini, dopo alcuni giorni convulsi durante i quali la nostra attenzione è stata rivolta ad acquisire ogni più utile informazione e tutta la documentazione necessaria, che avreste voluto nasconderci fino al fatto compiuto, per valutare se effettivamente non ci fosse nulla da fare per salvare un così rilevante patrimonio paesaggistico e naturalistico, è giunto il momento di fare il punto della situazione:
Il 13.9.2021 con determina n. 359 ad oggetto “Affidamento per la redazione di una relazione tecnica sulle condizioni fitosanitarie e strutturali relativa alle alberature del viale Duca degli Abruzzi” viene dato l’incarico ad un professionista sulla base di segnalazioni ricevute che richiamano la presunta pericolosità di alcune alberature, dovute a cause diverse, oltre a denunce di infortuni legati a sconnessioni evidenti della pavimentazione degli alberi oggetto di valutazione.
Il 18.1.2022 con determina n. 11 ad oggetto “Abbattimento alberature in Viale Duca degli Abruzzi – Affidamento lavori”, richiamando le segnalazioni ricevute e la precedente determina di affidamento dell’incarico per la redazione di una relazione tecnica, si prende atto dell’esito della stessa registrata al protocollo del Comune il 30.9.2021 dalla quale emergerebbe la necessità di abbattimento dei 13 alberi da sostituire con alberature idonee.
Già qui emerge la prima anomalia rappresentata dal periodo intercorso dalla ricezione il 30.9.2021 della perizia tecnica da parte dell’amministrazione comunale e l’affidamento dell’incarico per l’abbattimento degli alberi del 18.1.2022, quindi quasi 4 mesi dopo. Purtroppo le minoranze vengono a conoscenza della riconsegna della perizia tecnica, il cui contenuto non era ancora noto, soltanto il 20.1.2022, giorno di pubblicazione nell’albo pretorio dell’affidamento dei lavori per l’abbattimento degli alberi.
Il 28.1.2022, nella prima mattinata, il consigliere Guizzetti invia una richiesta di accesso agli atti per acquisire copia della relazione tecnica oltre ad ogni altra documentazione inerente il taglio degli alberi. Immediatamente dopo, si rifletta sul tempismo, viene pubblicata l’ordinanza sindacale n.7 con la quale si richiama, tra le altre cose, l’incarico dato al professionista per effettuare un’attenta ed accurata analisi sullo stato di salute e sulla stabilità delle alberature che nella fase di monitoraggio avevano evidenziato il rischio di cedimento strutturale e quindi rischi per la pubblica incolumità e per gli edifici: per tutti i 13 alberi oggetto di analisi il professionista incaricato sentenzia l’abbattimento. Rileviamo che la perizia presenta anomalie evidenti tra la valutazione effettuata e la categoria di rischio assegnata a ciascun albero nonché nelle conclusioni alle quali si giunge. Rileviamo altresì che per rendere almeno sulla carta coerente la motivazione dell'ordinanza, sull'atto del provvedimento sindacale la data della perizia attestante la pericolosità degli alberi non è indicata e quindi non è immediatamente evidente che si lasciano trascorrere quattro mesi prima di intervenire su un presunto pericolo imminente.
Con ulteriore richiesta di accesso agli atti viene acquisito il preventivo di spesa redatto il 7.9.2021 inerente la redazione di relazione tecnica sulle condizioni fitosanitarie e strutturali delle alberature del Viale Duca degli Abruzzi limitatamente a n. 13 alberature, quelle per le quali verrà successivamente consigliato l’abbattimento.
Facciamo un veloce riassunto di quanto evidenziato negli atti amministrativi:
Intorno alla metà di settembre 2021 l’amministrazione comunale affida l’incarico peritale ad un professionista che conclude il proprio lavoro con la riconsegna della relazione il giorno 30 dello stesse mese. Il documento del tecnico incaricato resta a lungo nei cassetti del Comune malgrado i rischi richiamati per l’incolumità pubblica avrebbero dovuto consigliare un immediato intervento; soltanto il 18.1.2022 vengono affidati i lavori per l’abbattimento di 13 alberi.
Fino ad allora i consiglieri di minoranza non erano stati portati a conoscenza della situazione, tanto meno è stata data comunicazione alla cittadinanza: evidentemente l’amministrazione ha ritenuto che non ci fosse tutta questa urgenza?
L'amministrazione era consapevole che le alberature non fossero poi messe così male e l’iniziativa è stata assunta per soddisfare le richieste ricevute da privati cittadini e per qualche altro motivo?
Perché le minoranze consiliari sono state tenute all’oscuro di tutto e soltanto quando è stata presentata la richiesta della documentazione attraverso l’accesso agli atti si è manifestata l’urgenza ad intervenire con l’emanazione dell’ordinanza di abbattimento da parte del Sindaco?
Perché le verifiche si sono concentrate esclusivamente su Viale Duca degli Abruzzi, dove gli alberi ad alto fusto sono una quarantina e non un centinaio come dichiarato dal Sindaco, e sono state invece trascurate tutte le altre aree pubbliche, con particolare riferimento a giardini, camminamenti e cimiteri?
Perché si continua a sostenere che sono stati oggetto di esame circa 100 alberi di Viale Duca degli Abruzzi quando gli stessi sono molti di meno e quelli periziati, come indicato dal tecnico incaricato, sono soltanto 13?
Le anomalie ed i dubbi sulla regolare conduzione dell’iter avviato, oltre alla convinzione che non sia possibile privarsi a cuor leggero di così numerose alberature senza alcuna certezza sull’effettivo stato di salute delle stesse, ci hanno incoraggiati a proseguire negli approfondimenti e a scongiurare l’avvio dei lavori di abbattimento degli alberi. Abbiamo quindi interessato il prefetto di Teramo, la Soprintendenza e numerose associazioni ambientaliste, note ed apprezzate in ambito nazionale: prima di assumere qualsiasi decisione riteniamo doveroso dotarsi di una ulteriore e più approfondita perizia; quella acquisita dall’amministrazione comunale ha tutte le parvenze di essere stata commissionata ad immagine e somiglianza del richiedente, come già accaduto per giustificare lo spostamento del Polo Scolastico e la rinegoziazione dell’obbligazione comunale.
I riscontri avuti alle istanze che abbiamo inoltrato alle associazioni e soprattutto le osservazioni alla relazione redatta dal tecnico incaricato dall’amministrazione comunale di Montorio elaborate dai professionisti di “Italia Nostra”, confermano i nostri presentimenti: i 13 alberi non sono da abbattere ma bisogna procedere ad una rivalutazione anche attraverso il ricorso a prove strumentali di staticità.
Molto interessante anche il chiarimento ricevuto sul comportamento degli apparati radicali delle piante inserite in un viale alberato: esse risultano in contatto e collegamento tra di loro, a tal punto che gli alberi andrebbero considerati come un’unica entità ed il taglio di alcuni elementi potrebbe portare alla destabilizzazione dell’intero filare.
Per concludere rinnoviamo l’invito all’amministrazione di sospendere le iniziative assunte volte all’abbattimento di 13 alberi e di valutare con interesse la disponibilità del Servizio Fitosanitario della regione Abruzzo per un parere gratuito, iniziando dalle alberature presenti in Viale Duca degli Abruzzi per proseguire nel resto del territorio comunale; nel contempo si proceda alla richiesta alla Soprintendenza di un parere ambientale. Si tenga anche conto di quanto previsto dalla legge in merito agli individui forestali con più di 70 anni presenti su pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani che sono considerati beni culturali, quindi soggetti a tutela, fino alla procedura di verifica di interesse culturale che ne attesti la non rilevanza”.