Teramo - La movida si scatena nel periodo estivo. Un pò troppo. Ad Alba Adriatica, in particolare, la situazione è preoccupante. Le forze dell’ordine fanno la loro parte, ma spesso si trovano a operare in condizioni difficili e le criticità sono comunque evidenti. Gli episodi dell’ultimo periodo, con una presunta violenza sessuale, roghi notturni sulla spiaggia, risse e auto in sosta lasciate senza gomme e prese di mira dai ladri, hanno riportato l’attenzione sulle misure necessarie a reprimere l’illegalità, e i comportamenti eccessivi estivi e comportamenti scorretti. Gruppi di minorenni o appena maggiorenni arrivano sulla costa dalle province e regioni limitrofe e spesso eccedono nelle loro serate con comportamenti sopra le righe che, nei casi peggiori, sfociano in ubriachezza molesta, atti vandalici e risse. Frequenti sono anche le segnalazioni da parte dei servizi sanitari di coma etilici di cui sono vittime proprio i giovanissimi. Una situazione che ha coinvolto anche il consiglio comunale albense. Intanto dal 2 agosto ad Alba Adriatica è operativa la Stazione Mobile dei Carabinieri. Un mezzo attrezzato dell’Arma nel quale sono impiegati i militari, tra i quali un ufficiale di Polizia Giudiziaria. Infatti le Stazioni Mobili dei Carabinieri sono allestite e organizzate per acquisire sul posto ogni tipo di segnalazione o denuncia, riguardanti persone o fatti sospetti e che possono costituire una minaccia per la sicurezza e il mantenimento della legalità. Ma non è solo Alba Adriatica ad essere coinvolta in queste problematiche. Spesso anche a Teramo si registrano risse tra giovanissimi. Come quella di alcuni giorni fa, in pieno centro, con i residenti che hanno dato l’allarme e l’intervento immediato di una pattuglia dei carabinieri. Denunciato un ventenne che portava con se, legato alla cintura, un mattarello che molto probabilmente è stato usato nella rissa. Degli altri coinvolti nessuna traccia, visto che all’arrivo delle forze dell’ordine c’è stato un fuggi fuggi generale.
Insomma, la situazione è preoccupante e va peggiorando. Forse, noi adulti, genitori in particolare, dovremmo farci qualche domanda e provare a darci qualche risposta.