Teramo - Presentazione oggi di ./cogita associazione no profit promossa da Vincenzo Di Nicola, ingegnere teramano con un passato in Silicon Valley, fondatore di “Conio” (fra le prime start up italiane a occuparsi di blockchain e bitcoin) e oggi a capo della struttura per l’Innovazione tecnologica e la trasformazione digitale dell’INPS.
Di Nicola torna a Teramo, portando con sé altri giovani teramani da lui formati, per la costituzione di una associazione no profit che si occuperà di promuovere la cultura dell’informatica moderna con un approccio di studio completamente innovativo.
“È arrivato il tempo di abbattere i dinosauri sacri che sono diventati il principale ostacolo allo sviluppo culturale ed economico dell’Italia. Prendiamo a caso uno dei curriculum dei professori di Informatica di Stanford, l’epicentro culturale della Silicon Valley, e quelli di una qualsiasi Università italiana. Salta subito all’occhio una cosa: la pratica. Gran parte dei professori di Stanford ha esperienze imprenditoriali, o comunque di alto spessore industriale, che si sommano a quelle accademiche. In Italia questo non avviene anzi è guardato con sospetto. A dominare la classifica di QS Quacquarelli Symonds che ogni anno compila la classifica dei migliori Atenei sono le Università americane seguite da quelle britanniche. La meglio gioventù italiana sogna giustamente di emigrare per scatenare appieno il proprio potenziale, svuotando però l’Italia del proprio futuro. Non possiamo, non dobbiamo, non vogliamo rimanere inermi di fronte a questa crisi sociale ed economica. Noi di ./cogita non accettiamo il fatalismo e vogliamo essere in prima linea per ribaltare questa tendenza” sostiene Vincenzo Di Nicola.
A tenere a battesimo la nascita dell’Associazione (firmato in sala consiliare l’atto costitutivo) la Provincia – con il contributo della quale nel 2017 Di Nicola organizzò il primo corso di Informatica moderna – rappresentata dal presidente Diego Di Bonaventura che questa mattina non ha potuto essere presente fisicamente per un impegno istituzionale nel capoluogo abruzzese ma che ha formulato i suoi aururi: “Orgoglioso di esserci, sono certo che questa iniziativa contribuirà a far crescere una nuova cultura digitale collegata soprattutto al lavoro e al lavoro per i giovani considerato che l’Europa ha dichiarato il 2022 Anno dei Giovani e che l’Italia ha un enorme gap proprio sull’occupazione giovanile”.
Il consigliere delegato al PNRR, Giovanni Luzii, che questa mattina ha partecipato alla conferenza stampa: “Mi occupo quotidianamente di procedimenti innovativi ed europrogettazione, so quanto ci sia bisogno di risorse come le vostre soprattutto nel sistema delle autonomie locali, nei Comuni, per sostenere i processi di cambiamento. Siamo al vostro fianco e orgogliosi che ragazzi come voi, teramani, abbiate questo sguardo generoso che sapremo accogliere”.
I soci promotori: Lorenzo Camaione, Davide Di Carlo, Giovanni Di Donato, Marco Mazzoni, Marcello Pichini; Federico Pomponi, Lorenzo Zanotto, Pina Manente.
./cogita ETS è un’associazione nata da giovani per giovani con l’obiettivo dichiarato nel Manifesto (vedi allegato) di aiutare i ragazzi e le ragazze ad accedere al lavoro rimettendo in moto l’ascensore sociale che si è bloccato. La sede dell’associazione è ospitata dal WIDE OPEN di Teramo, non a caso un coworking che condivide la filosofia di ./cogita ETS.
Prendere atto della rivoluzione E’ in atto una rivoluzione che sta cambiando il lavoro. E quindi le nostre vite. Informatica e digitale stanno modificando tutti i paradigmi della produzione e delle professioni. Un approccio tecnico/scientifico in continuo divenire che parte dalla matematica e dal linguaggio di programmazione per arrivare all’analisi dei dati con possibilità predittive. Le applicazioni sono infinite e riguardano tutti i settori del lavoro. Ma quanti giovani ne sono consapevoli? Quanti insegnanti sono in grado di raccontarlo? Noi vogliamo bene all’Italia e vogliamo vederla crescere. Anche per questo è nata ./cogita.
Chi siamo. Giovani professioni che hanno avuto un’opportunità: quella di studiare e lavorare con metodi profondamente diversi da quelli tradizionali. Molti di noi non sarebbero diventati sviluppatori e professionisti se non avessero incontrato persone che li hanno incoraggiati a sperimentare in un ambiente dove convivono accademia e pratica. Non c’è bisogno di essere laureati e se è per questo nemmeno diplomati per cominciare ad imparare.
Cosa vogliamo. La nostra prima missione è quella di creare una comunità aperta per condividere la nostra storia e insegnare quello sappiamo con la stessa velocità con la quale viaggiano i cambiamenti. Vogliamo contribuire a rimuovere quegli ostacoli che oggi rendono difficile l’approccio con la formazione tecnico/scientifica e con il linguaggio universale della programmazione.
Come lo facciamo. Una formazione smart, pratica, flessibile. Attenzione. Non significa studiare meno ma studiare con un metodo pratico, mirato al lavoro con il sostegno di veri professionisti. Un modello nuovo, attento a coltivare il talento, che non misura i risultati sulla base di programmi obsoleti e consenta a chi ci si approccia di sviluppare le proprie capacità in un contesto dove la scienza, la creatività e l’umanesimo si possono fondere senza inutili antagonismi.