Teramo - La quarta edizione del Festival Vizi e Virtú a cura dell'associazione ChoroCarioca torna in una rassegna di due giorni che dá spazio, ma soprattutto voce all'arte underground, anticonformista e antitradizionale del territorio. Nei vari momenti che si alterneranno a ritmo piuttosto serrato dal pomeriggio di sabato 14 settembre, proseguendo la domenica sempre a partire dalle ore 16 nell'auditorium di Santa Maria a Bitetto, i protagonisti saranno proprio i teramani in senso lato. Ad aprire le danze del festival, durante il quale verrà esposta per tutto il tempo la mostra di Anna Maria Magno, la presentazione di "Un giglio per Amelie", un urban fantasy di Gaia Ricci, giovane promessa editoriale del capoluogo abruzzese che si é fatta conoscere al Salto 2024, a seguire, dopo il romanzo-saggio "Polifema" di stampo tutto classicheggiante, in cui l'autrice Gabriella Cinti tratteggia attraverso la metafora mitica una complessa storia d'amore che spiega le dinamiche relazionali tossiche, uno spettacolo autoriale di teatro - musica su Allen Ginsberg e la Beat Generation, con l'adattamento teatrale e regia di Roberto Di Donato su musiche originali per due flauti, loop machine ed elettronica di Mauro Baiocco e Mirko Giosia. Ma l'attenzione al territorio si cristallizza domenica alle ore 16 grazie alla presentazione dell'antologia punk "Abruzzo apocalittico" di Maurizio Di Battista, rosetano doc che, in una maniera tutta leopardiana, nei suoi racconti carsici e sconvolgenti produce l'effetto contrario a quanto descrive e questa regione "destinata a divenire sempre, a essere mai" la fa amare, dando il la al prezioso Francesco Di Giuliantonio, giovane risorsa di memoria antica, di illustrare i vizi e le virtú della storia della nostra cittá. Entrambe le serate si concluderanno con due concerti di musica jazz e latin jazz alle 21, quello dei "Percorsi obliqui" il sabato, con un loro repertorio tutto originale elaborato nel corso della longeva attività, mentre la sera seguente quello dei "Maurizio di Fulvio quartet", tra i gruppi più apprezzati nel panorama internazionale. A precedere l'ultimo spettacolo la presentazione, a cura di Giovanna Albi, del libro "Legami al buio" di Bruno Manzoni, dove i rapporti umani vengono analizzati al microscopio, seguendo un metodo tutto scientifico per comprenderne la genetica e coglierne il dna. L'iniziativa gode del patrocinio della Provincia di Teramo, del Bim e della Fondazione Tercas, oltre al contributo di sponsor privati locali.