Teramo – Dal 19 al 21 gennaio Cermignano festeggia il trentennale de “Lu Sand’Andonje”, la grande festa d’inverno dedicata al culto di uno dei santi più amati d’Abruzzo, Sant’Antonio Abate. Una tradizione che si rinnova da trent’anni con la ricerca culturale dei canti di questua e dei riti legati al culto del santo protettore degli animali e dei contadini: gruppi folkloristici itineranti, musici e teatranti rievocheranno nella tre-giorni le tentazioni dell’Eremita e l’eterna lotta tra il bene e il male, con canti, balli, allegria e buona gastronomia per le vie del borgo, a partire dalle ore 18.
A completare il programma la mostra dei caratteristici carri dipinti recanti l’effige del santo, la mostra fotografica allestita in Sala Consiliare e i caratteristici dolci della tradizione, “Li cillitte”, che si potranno degustare accompagnati da vino cotto e vini tipici locali.
L’evento, promosso dall’Associazione culturale “Lu Sand’Andonje” con il patrocinio del Comune di Cermignano e del Consorzio BIM, è stato presentato questa mattina al Bim in conferenza dal sindaco Febo Di Berardo, dal presidente dell’associazione Benito De Angelis e dal vicepresidente del Consorzio Luca Di Girolamo.
“Questa manifestazione - spiegano gli organizzatori - vuole conservare traccia e valore delle tradizioni locali, a partire dalla ricerca culturale sui canti e sulle tradizioni legate al culto di Sant’Antonio e valorizzare la filiera artigianale di produzione dei dolci tipici locali, gli uccelletti, che richiamano due tratti fondamentali della devozione sviluppatasi nei secoli nei confronti del santo, gli animali e il canto, e che vengono rigorosamente preparati e decorati a mano dalle donne del paese, secondo un’antica ricetta che si tramanda di generazione in generazione”.
Nella tre-giorni saranno proposti menù a base dei prodotti tipici della tradizione contadina negli stand al coperto, allestiti dalle ore 18 alle 2 del mattino. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nel fine settimana successivo.