Teramo - Una storia vera, una storia verosimile. Il vero è scritto, il verosimile viene raccontato e verrebbe da sorridere se non fosse accaduto veramente. Partiamo dalla storia vera. La Chiesa di Sant'Antonio è stata costruita nel 1227 come convento dei Frati minori francescani, la chiesa di Sant'Antonio svetta su Corso de Michetti, all'angolo con largo Melatino. Attualmente l'edificio presenta traccia delle modifiche apportate nel 1327, nelle strutture murarie, nel portale in pietra locale, nel chiostro. Il campanile in laterizio si innalza per due piani: quello inferiore ospita l'orologio, mentre sul piano superiore sono collocate quattro campane. L'interno della struttura è caratterizzato da due chiese: la parte più grande detta di San Francesco e l'altra, di Sant'Antonio, realizzata nel vecchio refettorio. Entrambe le costruzioni sono in stile barocco. Una serie di affreschi lungo la navata unica absidata, una cupola illuminata da otto finestrelle, dieci colonne corinzie lungo i lati caratterizzano la chiesa di Sant'Antonio. Di notevole pregio il quadro di Vincenzo Baldati che ritrae Sant'Antonio in ginocchio, rivolto verso San Bonaventura da Bagnoregio.(Fonte: ARTE.it).
Spazio adesso alla storia verosimile. Verrebbe da pensare al Canto notturno di un pastore errante dell'Asia. Ma siamo nella città distesa fra due fiumi. Dunque accanto alla chiesa ci sono fioriere massicce, smontate e quindi ridotte a pattumiere alla luce dl sole. Da mesi la situazione è quella che vedete nelle foto. Nessun intervento, nessun rispetto per il sacro, nessun rispetto per il profano. Ed ecco l'inverosimile. Immaginate che un omino con il logo aziendale stia lucidano i portici, l'omino viene avvicinato da un signore il quale segnale lo stato di abbandono delle fioriere e ne chiede un intervento. E l'omino con la faccia di chi ha il sorriso al limite del sospetto se la cava affermando: "Chiami l'azienda". Come se l'omino in tuta lavorasse per l'Italsider. E non per chi dovrebbe avere cura della città distesa fra due fiumi. Non vi sembra una storia inverosimile? Eppure è accaduta nella città distesa fra due fiumi. La stessa città che ospita Teramo indomita. "Ci sono falsità che rappresentano così bene la verità che non sarebbe conveniente non lasciarsene ingannare.(François de La Rochefoucauld).
Il cronista matusa