Teramo - E’ stato presentato stamattina ai dirigenti scolastici degli istituti comprensivi che operano nel territorio comunale di Teramo il progetto “Obesità e rischio cardiovascolare in età pediatrica”. Si tratta di un progetto di ricerca coordinato da Cosimo Giannini, professore associato dell'Università "d'Annunzio" e dirigente medico nella Clinica pediatrica dell'ospedale di Chieti, che ha ottenuto finanziamenti per circa un milione di euro messi a disposizione dal ministero della Salute con il secondo avviso pubblico del Pnrr, e che coinvolge le città capoluogo abruzzesi e le relative Asl .
“Partecipiamo molto volentieri a un progetto che riteniamo molto utile per la popolazione”, ha dichiarato il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia in apertura dell’incontro che si è svolto nella sala Fagnano della sede di circonvallazione Ragusa, “perchè mira a fare uno screening del rischio di obesità in età pediatrica nella nostra regione, al fine di adottare delle strategie preventive per contrastare tale condizione. L'obesità, infatti, rappresenta un rilevante problema di salute pubblica globale che impatta in modo importante sulla qualità di vita dei giovani, maggiormente esposti al rischio di complicanze”. “Questo progetto è particolarmente ambizioso perché si articola su due anni”, ha aggiunto Clara Moschella, la dirigente d’ambito territoriale, “quindi non sarà estemporaneo. Prevede peraltro una fruttuosa governance interistituzionale fra Asl, scuola e famiglia”.
A entrare nello specifico del progetto, oltre al professor Giannini, anche Antonio Sisto, direttore del Dipartimento materno-infantile della Asl di Teramo. “Quanto prima si agisce, quanto più si prevengono problemi nell’età adulta”, ha spiegato infatti Sisto, “è questa una grossa opportunità: l'obesità rappresenta una delle più rilevanti malattie croniche non trasmissibili, con un forte impatto sui sistemi sanitari e socio-assistenziali e conseguenze dannose in età pediatrica, a causa dei disturbi cronici correlati, come le malattie metaboliche e cardiovascolari”. “Il 42% dei bambini in età scolare, in Abruzzo, nell’era post Covid ha problemi di sovrappeso o obesità. Le cause sostanzialmente sono due: abitudini alimentari e stili di vita”, ha affermato Giannini, nell’illustrare il progetto, risultato primo fra 34 provenienti da tutta Italia, e che partirà a settembre nelle scuole.
Verrà eseguita un’iniziale valutazione clinica sugli alunni all’interno delle varie scuole partecipanti al progetto. I bambini con obesità e sovrappeso saranno inviati a centri di riferimento locali. E si faranno anche “lezioni” con pediatri, endocrinologi e dietisti di educazione alimentare e sanitaria.
Inoltre, ai partecipanti verrà proposto di partecipare al programma di attività fisica.