L'Aquila - Nel corso della Conferenza delle Regioni a cui ha preso parte il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, è stata approvata l’attuazione degli interventi relativi alla Missione 6 Salute (M6) del Piano nazionale di ripresa e resilienza che determinerà, dopo il vaglio della Conferenza Stato Regioni, una importante ricaduta finanziaria in Abruzzo. L’obiettivo è quello di realizzare reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale; innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario nazionale.
Gli investimenti previsti nello specifico riguardano Case della Comunità e presa in carico della persona; Casa come primo luogo di cura e telemedicina; Casa come primo luogo di cura (ADI); Implementazione delle Centrali operative territoriali (COT); Telemedicina per un migliore supporto ai pazienti cronici; Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità).
Alla Regione Abruzzo, per un target regionale di 40 Case di Comunità la somma a disposizione è di 58.901.493,13 euro; per la messa in sicurezza e antisismica di nuovi ospedali sicuri e sostenibili (54.682.865,66 euro); per i COT, l’interconnessione aziendale e i dispositivi tecnologici 4.231.214,41 euro; per gli ospedali di comunità saranno a disposizione 26.178.441,39 euro. Ulteriori somme sono previste per la digitalizzazione dei Dea di primo e secondo livello (37.961.619,64 euro); per le grandi apparecchiature (31.130.224,47 euro); per l’adozione di 4 nuovi flussi informativi nazionali per i consultori, la riabilitazione, le cure primarie (793.206,77). Verranno infine destinati 2.435.609,74 euro per corsi di formazione in infezioni ospedaliere del personale sanitario destinati a circa novemila dipendenti.
"La missione 6 del Pnrr, dedicata alla sanità, - ha spiegato il presidente Marsilio - consente di individuare risorse da impegnare al fine di rendere più funzionali le strutture sanitarie presenti sul territorio. Una piccola rivoluzione nel mondo della sanità che consentirà di avvicinare i pazienti alle prestazioni di cui hanno bisogno. Basta prendere ad esempio le case di comunità che garantiranno l'erogazione di diversi servizi anche attraverso la telemedicina e che prevedono in sede la presenza di equipe multiprofessionali composte da medici di medicina generale, specialisti ed altre figure sanitarie; a una maggiore professionalità degli operatori sanitari formati con corsi specifici, a una maggiore sicurezza delle strutture ospedaliere. Risorse importanti che a breve verranno distribuite in maniera specifica sui singoli interventi da realizzare”.
“La giunta regionale – ha aggiunto l’assessore alla salute, Nicoletta Verì – fin dal suo insediamento ha portato avanti non solo il riordino della rete ospedaliera, ma anche quello della rete territoriale dell’assistenza, che in un contesto complesso come quello abruzzese (con migliaia di persone che vivono in piccoli centri montani dell’entroterra), rappresenta la vera sfida per centrare quell’obiettivo di sanità di prossimità che ci siamo posti fin dall’inizio. L’articolazione delle case di comunità e degli ospedali di comunità, unitamente allo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche portato avanti anche durante la pandemia, ci permetterà di finalizzare i nostri progetti e di offrire un servizio sempre più adeguato alle esigenze dei nostri concittadini, anche di quelli che vivono nelle zone più lontane dalle aree urbane”.