Atri - Prosegue il piano di rilancio dell’ospedale di Atri. La Asl si è impegnata finora con un corposo piano di investimenti, pari a circa 7 milioni 619mila di euro, per potenziare il San Liberatore con adeguamenti strutturali, a cui si aggiungono i fondi impiegati per nuove attrezzature.
“L’ospedale di Atri, in questi oltre due anni di pandemia, ha svolto un ruolo cruciale nell’assistenza sanitaria Covid dando un contributo imprescindibile e qualificato”, esordisce il direttore generale della Asl,Maurizio Di Giosia, “e ora è il momento di restituire quanto è stato dato, a vantaggio della comunità. La Asl sta accelerando in quello che è un piano di potenziamento dei servizi offerti dall’ospedale, compatibilmente con le risorse, soprattutto di personale, che abbiamo a disposizione”.
L’ospedale è stato recentemente dotato di una nuova Tac a 128 strati di ultima generazione, che consente una migliore accuratezza diagnostica, soprattutto delle patologie oncologiche e cardiovascolari. L’apparecchio è in funzione da maggio. E’ inoltre prevista, con i fondi del Pnrr, l’istallazione di una risonanza magnetica di ultima generazione che completa la dotazione tecnologica della diagnostica per immagini del San Liberatore.
Sempre recentemente sono stati nominati i responsabili di due importanti strutture attive all’interno dell’ospedale. Del Centro regionale di riferimento per la fibrosi cistica responsabile è Pietro Ripani. Del Centro regionale per l’auxologia pediatrica, che si occupa di tutti i disturbi della crescita, responsabile èSilvia Di Battista.
La Asl ha inoltre predisposto un importante potenziamento dell’attività della Uosd di Pediatria che, dal 1° ottobre, appena terminato il periodo di ferie del personale, erogherà prestazioni h12. Si tratta di uno sforzo notevole, considerata la carenza di personale, soprattutto di pediatri, a livello nazionale e quindi anche a livello locale. Un potenziamento che va in controtendenza rispetto al susseguirsi di chiusure e ridimensionamenti che stanno avvenendo nelle strutture pediatriche in tutta Italia. Per dare una dimensione del problema, secondo uno studio condotto da esperti Anaao, nel 2025 nel solo Abruzzo si stima la carenza di 98 pediatri (fonte Quotidiano Sanità, 20 marzo 2019). L’estensione dell’orario di attività della Pediatria di Atri comporterà anche un potenziamento di una serie di ambulatori, che vanno dalla neurologia alla gastroenterologia o all’ecografia pediatrica. Sarà inoltre programmato un ampliamento della pediatria territoriale.
Per quanto riguarda la Cardiologia, questa sarà aperta h12 con reperibilità notturna, in modo da garantire un servizio h24.
A settembre, in base all’andamento della campagna vaccinale all’interno del San Liberatore, è prevista l’apertura di un punto vaccinale Covid per garantire una più agevole somministrazione della quarta dose agli ultrasessantenni.
Sempre a settembre terminerà l’accorpamento, deciso due anni fa per far fronte all’emergenza legata alla pandemia, dei reparti di Chirurgia e Ortopedia che torneranno indipendenti e distinti.
Un altro fiore all’occhiello del San Liberatore, l’Uosd Medicina fisica e riabilitazione che ad Atri comprende un reparto di 20 posti letto più ambulatori e palestre già attivi, con lo sdoppiamento dell’Ortopedia guadagnerà anche 10 posti letto di riabilitazione all’interno dell’Ortopedia stessa. La Uosd con posti letto _ che durante l’emergenza Covid si è dedicata soprattutto alla riabilitazione respiratoria _ è l’unica struttura riabilitativa post acuzie collocata all’interno di un presidio ospedaliero in Abruzzo.
Infine a breve sarà espletato il concorso per la Uoc di Endocrinologia, punto di riferimento in tutta la regione, dopo il recente pensionamento del direttore Bruno Raggiunti. Anche per la Uosd di Urologia sarà bandita la selezione per individuare il responsabile. Per il Pronto soccorso, in cui il responsabileCarmine Galiè andrà tra poco in pensione, è prevista una sostituzione in tempi brevissimi.
“Un incontro soddisfacente, che vede l’avvio positivo per la soluzione di tante problematiche”, commenta il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, “anche se restano perplessità per la Pediatria, ma la cronica carenza di pediatri a livello nazionale ci ha convinto che per il momento non si può fare di meglio, nonostante gli sforzi della direzione generale e sanitaria. Ringrazio naturalmente il direttore generale e il direttore sanitario per l’attenzione che riverseranno nei prossimi mesi sul nostro presidio ospedaliero”.