Teramo - Sono ancora tutte da chiarire le cause che hanno portato alla morte dell’operaio 62enne di Castilenti, Dino Trignani e ferito il 43enne L.D.G. di Basciano nei pressi di una fabbrica di fuochi d’artificio a Caprifico. Il fatto è avvenuto giovedì: Trignani stava provando alcuni fuochi d’artificio quando c’è stata l’esplosione. Gli artificieri dei carabinieri sono tornati per un nuovo sopralluogo in particolare nell'area esterna resta sotto sequestro. “L’esplosione non è avvenuta in fabbrica che è rimasta intatta e senza alcuna conseguenza, ma nell'area esterna di prova ben distante e che è stata omologata e certificata pochi mesi fa. La sicurezza è la nostra priorità sia per quanto riguarda le condizioni di lavoro dei dipendenti che quelle del prodotto: sia l'attrezzatura di Trignani che l'area rispettano gli standard previsti dalle legge. La presenza in prossimità del sito di esplosione di L.D.G. che svolge la funzione di magazziniere e di manutenzione è stata del tutto casuale trovandosi di passaggio proprio nel momento della deflagrazione” fa sapere ditta Di Blasio Elio Fireworks. Intanto, mentre è stata disposta l’autopsia, sono partiti i primi avvisi di garanzia come atto dovuto.