Pineto - La natura è il fondamento della nostra stessa vita, garantendoci ossigeno, acqua, medicinali e innumerevoli servizi essenziali per il nostro benessere e per quello delle nostre società ed economie, ma la sua tutela, sancita anche dalla Costituzione italiana e da importanti accordi internazionali, è tutt’altro che scontata.
Le aree protette possono quindi rappresentare uno strumento eccezionale per tutelare la natura e al contempo assicurare lo svolgimento equilibrato delle attività antropiche, per questo gli obiettivi globali e nazionali di raggiungere il 30% di territorio efficacemente protetto a terra e a mare sono una delle principali sfide da cui passa il nostro futuro.
Di questi temi si parlerà quindi al workshop nazionale delle Oasi WWF che si terrà a Pineto (Teramo) dall’8 all’11 febbraio. L’obiettivo è quello di migliorare costantemente la gestione delle aree protette della rete WWF, ben 100 Oasi che tutelano quasi 30.000 ettari di natura e di bellezza in ogni angolo del Paese, al fine di garantire la conservazione della biodiversità e il restauro degli ecosistemi, l’educazione e la sensibilizzazione di centinaia di migliaia di persone ogni anno, lo sviluppo territoriale tramite attività sostenibili e l’inclusione di centinaia di professionisti e operatori locali, spesso costituiti da donne e giovani.
Ospitato nel Teatro Comunale di Pineto, con la partecipazione delle autorità locali (Commissario Vicario Viceprefetto Aggiunto dott.ssa Luana Strippoli) e della vicina Area Marina Protetta di Torre del Cerrano (Presidente Fabiano Aretusi), il workshop vedrà la presenza degli esperti e dei volontari WWF (dal presidente Luciano di Tizio alla Direttrice Generale Alessandra Prampolini e al Delegato WWF per l’Abruzzo Filomena Ricci), ma anche di ospiti esterni quali il direttore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Andrea Gennai, e il professore Carlo Alberto Pratesi, esperto di marketing dell’Università di Roma Tre.
Il workshop sarà anche l’occasione per scoprire le bellezze delle vicine AMP Torre del Cerrano e Oasi WWF e Riserva Regionale Calanchi di Atri, capire le loro modalità di gestione e come scambiare buone pratiche tra enti gestori da ogni parte d’Italia.
In questo contesto, fa ancora più impressione come, invece di proseguire con convinzione verso gli obiettivi del 2030, la Regione Abruzzo abbia cancellato dalla sera alla mattina il 98% di una delle sue Riserve Regionali, quella del Borsacchio in provincia di Teramo, per la difesa della quale e il ripristino dei suoi confini il WWF continua incessantemente la battaglia.