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Parcheggi a pettine o a spina di pesce: scoppia la polemica

Attualità  | 06 April 2022

Teramo - Teramo resterà sempre una città fantastica. Almeno fino a quando su una questione di poco conto (tutto sommato) si consumeranno litri di inchiostro. A parte la semplicistica battuta, lo scontro è vulcanico sulla questione parcheggi dinanzi la Casa di Riposo De Benedictis.

 

CORONA: «Su, questa vicenda non torneremo assolutamente indietro». L’assessore al Traffico, Maurizio Verna, era stato lapidario quando era scoppiato “il caso” delle corsie ciclabili da realizzare lungo viale Crispi e che, nel tratto davanti la Casa di riposo “G. De Benedictis” , avevano visto gli stalli per le auto in sosta disposti in fila e non più a pettine così come era fino a quel momento con una conseguente perdita del numero dei posti auto ai danni non solo della struttura ma di tutta la zona. Così in una nota il consigliere comunale di “Oltre” Luca Corona che prosegue: “Come sempre l’assessore era insorto, come sempre alla rappresentazione del problema mi aveva tacciato di “sciacallaggio”. Ebbene, questa mattina la ditta incaricata (nel caso specifico i lavori non sono stati effettuati dalla Teramo Ambiente) è tornata nel tratto davanti alla “De Benedictis” ed è...tornata indietro, nel senso che sono ripristinati  gli stalli così come erano, quindi a pettine, smentendo clamorosamente le posizioni espresse dall’assessore. Posizioni su cui era stato  invece chiaro fin dal primo momento il Commissario straordinario dell’Asp1, Roberto Canzio, e i fatti adesso gli danno ragione. Il Commissario aveva infatti subito indicato, sulla scorta degli uffici, la proprietà privata che rimanda alla Asp1 - e quindi non al Comune - dello spazio antistante la recinzione del complesso. Detto questo, una domanda va posta: si è trattato di un evidente, ostinato errore ma adesso a chi verranno addebitate le spese da sostenere per il ripristino dei vecchi stalli e il rifacimento della segnaletica che hanno un costo? A margine, una riflessione. La realizzazione delle corsie ciclabili su viale Crispi è del tutto inadatta proprio per la conformazione del viale che non ha l’ampiezza, ad esempio, di via Po: con le corsie se ne è ulteriormente ristretta la larghezza, ricordando che su entrambi i lati ci sono auto in sosta. A questo punto, nel caso in viale Crispi dovessero incrociarsi due mezzi pesanti, adesso per il ciclista aumenta il fattore rischio. E anche a proposito di via Po, che abbiamo citato, non mancano le perplessità sull’opportunità (e non solo) di avere realizzato  le corsie nelle prossimità di un accesso che è autostradale, nello specifico alla A24. Morale: la presunzione, nella vita così come nella politica, capita che arrivi a cavallo e se ne torni a piedi. L’assessore Verna - conclude Corona - adesso chieda pubblicamente scusa ai cittadini per l’ ennesimo errore e per l’ ennesima dimostrazione di superficialità”.                                                                                         

                                                                                 

Ma il problema non finisce qui.L'assessore Verna, infatti, si trova costretto a rispondere sullo stesso argomento alla Lega: "Quello dell’innovazione, purtroppo, non è un concetto caro alla Lega,  che ogni volta che si parla di mobilità sostenibile in una città sembra soffrire di improvvisi attacchi di orticaria, inciampando in errori grossolani. 
Ne sono una dimostrazione le dichiarazioni della coordinatrice comunale del partito Arianna Fasulo, che intervenendo sulla questione dei parcheggi davanti alla casa di riposo De Benedictis dimostra di non sapere di cosa sta parlando. 
Da parte del Comune, che è intervenuto su un’area si privata ma ad uso pubblico e sulla quale, proprio per questo, l’amministrazione negli anni è intervenuta occupandosi dell’asfalto, dell’illuminazione, della manutenzione,  non c’è stato nessun passo indietro ma esclusivamente la volontà di contemperare l’esigenza di una corsia ciclabile, con l’obiettivo di incentivare la mobilità sostenibile, con quella di andare incontro alle esigenze dei lavoratori e dei residenti. I tecnici comunali, infatti, hanno trovato una soluzione che andasse bene per tutti e che garantisse la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti. 
Invece che intervenire in sterili polemiche la Lega farebbe bene ad interessarsi delle reali problematiche della Asp 1, più volte sollevate dai sindacati. Problematiche che a gennaio hanno portato al suo commissariamento" conclude Maurizio Verna, assessore alla mobilità sostenibile della città di Teramo.

Ma cosa aveva detto la Lega? 

"Resto sbigottita non tanto per i grossolani errori di questa amministrazione, ahimè siamo abituati, ma ad una costante arroganza e presunzione che si fonda su saccenza" Questo il primo commento del commissario cittadino teramano Arianna Fasulo in risposta al comunicato stampa dell'Assessore comunale Verna, e continua: "Se io non so quello che dico, l'assessore non sa quello che fa, basta guardare cosa sta succedendo in contrada Cona, alla Stazione e alla Gammarana, esempi plastici di una fallimentare gestione della cosa pubblica" ed aggiunge: "Vorrei far presente all'assessore che l'innovazione non si fa a spese di terzi, con pseudo espropri ed abusi, tant'è vero che messi alle strette hanno subito fatto marcia indietro, proprio perché avevano realizzato un'opera abusiva! Non era di uso pubblico." La Fasulo sottolinea: "ad ogni modo vorrei far sapere che l'asfalto non l'ha fatto il comune, dunque l'assessore alla mobilità sostenibile si sbaglia oppure è in mala fede" e conclude: "per assicurare un buon governo, ci vuole sacrificio, studio, ascolto del territorio ed obiettivi. Tutto quello quello che un governo di centrosinistra, da troppi anni, non assicura a Teramo"

 

             

 

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