Giulianova - Pazienti dell’ematologia di Teramo, medici, il direttivo AIL e i volontari a bordo di due barche a vela messe a disposizione dal Circolo Nautico “Migliori” e la Lega Navale Italiana di Giulianova hanno incontrato al largo della costa la barca del progetto “ITACA”.
La vela terapia come una delle attività nel percorso di cura, riabilitazione e guarigione dei pazienti affetti dalle malattie onco – ematologiche. È l’iniziativa di AIL nazionale nell’ambito del progetto “Sognando Itaca” appoggiata dalla sezione AIL “G. Petrini” di Teramo che ha visto domenica scorsa una veleggiata tra le onde e i flutti per alcuni pazienti dell’ematologia del “Mazzini” di Teramo. A bordo di due barche a vela messe a disposizione del Circolo Nautico “Migliori” e dalla Lega Navale Italiana di Giulianova i pazienti, i medici, il direttivo Ail e i volontari hanno portato un saluto che ha visto un simbolico scambio di doni come segno di vicinanza alla barca di AIL nazionale nel passaggio verso Pescara. Una giornata all’insegna del binomio ambiente - salute, ma soprattutto dell’amicizia e dello stare bene insieme. Soddisfazione di AIL Teramo per la riuscita dell’evento e gioia negli occhi dei pazienti. “È la prima volta che vengo in barca a vela ed è stata un’emozione grandissima” ha detto Fausta che ha appena finito di sottoporsi alle radioterapie. “AIL di Teramo mi ha dato un grande sostegno in questi mesi e li ringrazio per la splendida gita in barca e per tutto”.
“È stata una bellissima emozione incontrare la barca Ail nazionale in questo progetto di vela terapia che va a influire sul morale del paziente per sostenerlo psicologicamente nel percorso di cura”, ha detto il presidente di AIL “G. Petrini” di Teramo, Giuseppe Paterna. “Una delle tante iniziative che stiamo portando avanti nella nostra giovane sezione che conta già oltre 60 volontari e attraverso la quale stiamo raccogliendo fondi per la ricerca, per migliorare le condizioni per il reparto di Ematologia dell’ospedale di Teramo e per erogare servizi gratuiti ai pazienti, come l’accompagnamento domiciliare del paziente e dei familiari per sottoporsi alle terapie, l’assistenza psicologica e la possibilità di accompagnare il paziente fuori regione per una consulto medico o per sottoporsi a esami diagnostici che non sono ancora erogati sul nostro territorio”.
“Una complicità che nasce nel viaggio nel mare tra il paziente e i familiari, il personale medico e noi di AIL per riappropriarsi di un equilibrio con la natura”, ha proseguito il presidente onorario Ail Teramo, Claudio Boffa. “Il progetto “Itaca” lancia il messaggio di seguire un sano stile di vita, un’alimentazione corretta e un buon rapporto con l’ambiente circostante”.
Un’iniziativa appoggiata e ben gradita dai medici dell’ospedale “Mazzini” di Teramo che hanno voluto essere vicini ai propri pazienti nella gita in barca a vela.
“Abbiamo capito che il paziente si deve curare a 360 gradi” ha spiegato il primario U.O.C. Medicina interna. Francesco Delle Monache. “Non si deve approcciare più la malattia intesa come la cellula patologica, ma cerchiamo di impostare delle terapie che a 360° permettono i miglioramenti e incidono sul benessere che si unisce alla terapia farmacologica per raggiungere l’obiettivo della guarigione”.
“È stata una bellissima giornata e un momento di aggregazione, di serenità” ha aggiunto il responsabile dell’U.O.S. Ematologia, Manlio Ricciotti. “Le malattie ematologiche che in passato prima facevano molta paura oggi si possono affrontare con fiducia e serenità attraverso un percorso creato con l’accordo tra medici, pazienti e psicologi per affrontare al meglio le cure”.
Una giornata resa possibile grazie alla disponibilità del Circolo Nautico “V. Migliori” e della Lega Navale Italiana di Giulianova, che hanno messo a disposizione gli scafi.
“Per noi è stato un piacere e siamo felici di aver accolto questa iniziativa perché sappiamo il valore della vela terapia e soprattutto delle iniziative portate avanti da AIL”, hanno concluso il presidente del circolo “Migliori”, Enrico Orsini, e il tesoriere Pietro Campanaro.