Teramo - Sarà una pura e semplice impressione. Ma il sacco(mandi) nero è quasi sparito dal centro storico. Sarà che il teramano medio è in vacanza, sarà che quello che c'era da gettare via è stato gettato, ma l'impressione che si ricava, girando per le stradine del centro storico, è che il sacco(mandi) nero appartenga, oramai, al passato. E dunque proprio perchè il successo è stato clamoroso si sta, giustamente, pensando a dotare il sacco(mandi)nero di un marchio doc (denominazione di origine controllata) per far conoscere al mondo virtuale che è stata una creazione, pensata, sviluppata e messa in opera dalla teramanità quella che non finisce mai di stupire. Quella creatività che inventa, propone, lancia al mercato idee geniali, idee che nessuno avrebbe immaginato. Il fenomeno del sacco (mandi) nero è stato debellato? Bella domanda. Prima ci venne detto che il bustone non sarebbe stato smaltito e che l'utenza avrebbe trovato una etichetta adesiva che avrebbe spiegato il motivo della mancata raccolta. In un secondo tempo ci è stato detto che anche il sacco(mandi)nero sarebbe stato prelevato dai solerti operatori. Il fenomeno con la raccolta mirata ha portato a dei risultati notevoli. Magari da qualche parte c'è una sacca di resistenza. In ogni caso adesso la spinta al sacco (mandi) nero verrà aumentata con il marchio doc e a beneficiarne sarà la collettività intera. E se al rientro dalle ferie il sacco(mandi)nero dovesse ricomparire? Nessun problema, se il sacco avrà il marchio doc verrà conferito in discarica, se non avrà il marchio depositato non verrà raccolto. Più facile di così. "È impossibile godere appieno dell'ozio se non si ha un sacco di lavoro da fare. Klapka Jerome".
Il cronista matusa