Teramo - Oltre 40 milioni di spesa per opere pubbliche (strade e scuole); nell’anno che si sta chiudendo la Provincia ha immesso sul territorio economie significative contribuendo a far ripartire il mondo produttivo e professionale dopo i due lockdown. La cifra è tanto più importante, segno di una vitalità operativa, anche alla luce dei lunghi periodi di smartworking che hanno rallentato i procedimenti tecnico/amministrativi. Nonostante questa circostanza straordinaria l’Ente ha sbloccato opere strategiche incagliate da anni in controversie, anche legali, con imprese e professionisti: per citare le più significative: il Ponte di Castelnuovo – è stata approvata la variante di progetto con uno stanziamento ulteriore di circa 400 mila euro – il Ponte ciclopedonale sul Vomano che sarà terminato a breve; il porto di Roseto anche questo in via di completamento.
Dal report sui lavori si evince una ripartizione equilibrata della spesa 2021, i costi sulle aree montane sono sempre maggiori a causa del maggiore ammaloramento causato dalle condizioni climatiche: oltre 6 milioni e 900 mila euro nel comparto Vibrata-Tordino; oltre 9 milioni sul comparto Gran Sasso-Laga; oltre 15 milioni sulla Vallata del Fino e 5 milioni e 200 mila euro sulla direttrice Atri-Roseto.
Dal 2022, per la viabilità, parte una programmazione pluriennale – già approvata - a valere su nuove opere strategiche: i 13 milioni di euro in tre annualità del Piano Ponti; prima tranche nel 2022, oltre 4 milioni di euro: i 9 milioni e 600 mila euro, Fondi della Coesione Territoriale, per il “riequilibrio della rete stradale aree interne”, la prima tranche da impegnare è di circa 2 milioni e duecentomila euro e le opere sono state concertate in Assemblea dei Sindaci; i 6 milioni e 900 mila euro di lavori all’interno del cratere sismico. Tutte opere già programmate. Con l’ultima variazione di bilancio sono stati anche stanziati i 330 mila euro per la riparazione dei tre Obellx – sistemi antivalanghe – danneggiati dalla slavina a inizio anno.
Ancor più significativo il pacchetto di finanziamenti intercettato sulle diverse misure straordinarie per le scuole: ci sono oltre 130 milioni di euro di nuovi finanziamenti per le scuole (dalla cabina di coordinamento sisma 2016) lavori che riguarderanno strutture in tutti gli 8 poli scolastici (vedi schede scuola). Da segnalare i 16 interventi manutentivi per oltre 4 milioni di euro (già affidata la progettazione); l’assegnazione del bandi di progettazione del Liceo Artistico di Teramo; dell’ala ancora inagibile per sisma al Pascal di Teramo, della Casa del Mutilato; del Comi2. Ma la programmazione, già licenziata, è molto più vasta, riguarda tutti i Poli scolastici della provincia: significativo il finanziamento di oltre 10 milioni per il “Grue” di Castelli che attendeva da anni un completo restyling. Anche in questo caso bisognerà trovare una collocazione alternativa agli studenti durante l’intervento.
Questa robusta iniezione di fondi sull’edilizia scolastica “pretende” la programmazione delle azioni in un vero e proprio Piano: la Provincia, a Teramo, sta individuando un edificio “tampone” da far utilizzare a turno durante gli interventi che in alcuni casi (come per il Liceo Artistico, il Comi2 e l’Ipsia di Teramo) prevedono la demolizione della struttura. Bisognerà avviare un tavolo di lavoro con le Scuole ed i Dirigenti scolastici di tutto l’ambito provinciale che riguardi non solo il piano di dimensionamento, ma anche le strutture e la ricollocazione degli istituti sulla base delle tendenze delle iscrizioni: per rendere efficiente e razionale l’utilizzo del patrimonio pubblico, nel rispetto della riduzione del consumo di suolo e del recupero del patrimonio esistente.
Fra strade, scuole e opere infrastrutturali la Provincia, complessivamente, ha 180 milioni da spendere.