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Pesce d’Aprile? Non può esistere più. Ecco perché

Attualità  | 31 March 2023

Il pesce d'aprile indica una tradizione, seguita in diversi paesi del mondo, che consiste nella realizzazione di scherzi da mettere in atto il 1º aprile. Gli scherzi possono essere di varia natura, anche molto sofisticati e hanno sostanzialmente lo scopo bonario di burlarsi delle "vittime" di tali scherzi. La tradizione ha caratteristiche simili a quelle di alcune festività quali l'Hilaria dell'antica Roma, celebrata il 25 marzo, e l'Holi induista, entrambe ricorrenze legate all'equinozio di primavera. 

Le origini del pesce d'aprile non sono note, anche se sono state proposte diverse teorie. Una delle più remote riguarderebbe il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una spina di pesce; per gratitudine il pontefice avrebbe decretato che ad Aquileia, il primo aprile, non si mangiasse pesce. Un'altra teoria tra le più accreditate colloca la nascita della tradizione nella Francia del XVI secolo. In origine, prima dell'adozione del calendario gregoriano nel 1582, in Europa era usanza celebrare il Capodanno tra il 25 marzo e il 1º aprile, occasione in cui venivano scambiati pacchi dono. La riforma di papa Gregorio XIII spostò la festività indietro al 1º gennaio, motivo per cui sembra sia nata la tradizione di consegnare dei pacchi regalo vuoti in corrispondenza del 1º di aprile, volendo scherzosamente simboleggiare la festività ormai obsoleta. Il nome che venne dato alla strana usanza fu poisson d'Avril, per l'appunto "pesce d'aprile".

Un'altra ipotesi vede protagoniste le prime pesche primaverili del passato. Spesso accadeva che i pescatori, non trovando pesci sui fondali nei primi giorni di aprile, tornassero in porto a mani vuote e per questo motivo erano oggetto di ilarità e scherno da parte dei compaesani.

Alcuni studiosi hanno inoltre ipotizzato come origine del pesce d'aprile l'età classica e, in particolare, hanno intravisto alcune possibili comunanze con l'usanza attuale sia nel mito di Proserpina (che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa), sia nella festa pagana dei Veneralia (dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile) che si teneva il 1º aprile.

 


Vabbè questa è la storia

Ricordo con simpatia un articolo/scherzo che l’allora direttore de La Città, Antonio D’amore, pubblicò nel 2005,con tanto di dichiarazioni dei protagonisti, perché lo scherzo riuscisse. 

Premessa: Il 12 e 13 giugno 2004 anche Teramo è coinvolta dalla elezioni per il rinnovo del sindaco. Due i candidati: Gianni Chiodi e Lino Befacchia. Vince Chiodi con un buon 53%. 

Ecco che, il primo aprile 2005 arriva l’articolo il cui titolo (corredato da articolo) era pressoché questo: “Riconteggio dei voti, è Befacchia il sindaco”. Assurdità, giusto? Infatti si trattava di uno scherzo. Non era concordato, non ne sapeva niente nessuno… le interviste erano inventate… Ci caddero tutti nel "tranekko" con tutte le scarper.  L’anno dopo si titolava “Chiodi s’è dimesso”. La suocera credendo che fosse vero confermava la notizia in Duomo. Quando D'Amore scrisse “Lotto Zero a pagamento” l'allora sindaco Brucchi voleva addirittura denunciarlo e l’Anas dovette smentire con una nota ufficiale. Quando si inventò, sempre per scherzo, il Lotto zero sopraelevato, l'allora assessore Rabbuffo voleva denunciarlo. Oggi, è ogni giorno 1° aprile. Purtroppo leggiamo assurdità che...sono vere!!!

Ricordo questi episodi con molta simpatia ma al contempo - e di qui la mia riflessione - anche con tanta tristezza. Perché? Perchè quando lessi alle 7 del mattino in rassegna stampa, in diretta su Teleponte 18 anni fa, quella notizia, non potevo sapere se fosse effettivamente vera o falsa. Cose "strane" ne capitavano ma poche. Da qui il mio dubbio. 

Tanto che, negli anni a venire. Ogni 1° aprile, facevo attenzione a ciò che veniva pubblicato sui quotidiani. E non scorderò mai che, proprio il 1° aprile dell’anno successivo, sul Messaggero si raccontava di una donna che aveva lasciato una grossa fetta della sua eredità (parliamo di centinaia di migliaia di euro) al suo gatto. Onestamente pensavo che si trattasse di una bufala da 1° aprile. Invece no, era vera. 

Sono una giornalista da 20 anni. Televisione, carta stampata, web, radio. A prescindere, conosco perfettamente cosa accade a Teramo, in regione e, per ovvi motivi, in Italia. 

Sapete che vi dico dopo tutto questo preambolo? Quello che mi trovo a pubblicare riguardo  il territorio abruzzese, le notizie di cronaca che diramo (gente che muore senza un perché, persone che ammazzano un intero nucleo familiare, che violentano approfittando del loro ruolo) e poi le stronzate (perdonatemi!!!) che arrivano tramite mail di persone che onestamente hanno qualche "mercoledì fuori posto"… E ancora, gente che organizza una fiaccolata per un orso morto e Comune si “litiga” le ceneri con un atlro Comune. Per non parlare di “disquisizioni” di politici o presunti tali che dicono cose allucinanti. 

Insomma, ogni giorno è il 1° Aprile. Notizie assurde che, onestamente, faccio difficoltà a pubblicare perché sembrano “fake”. Peccato, che in realtà, non lo sono. E’ pura e tristissima realtà.

SerSur

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