Teramo - L’amministrazione degli usi civici di Pietracamela non ci sta. Per risolvere il problema degli impianti sciistici di Prati di Tivo la strada sembra lunga.
“Ringraziamo l’On.le Zennaro che finalmente riconosce l’immobilismo della Provincia evocando la mancata apertura degli impianti di risalita nell’inverno che sta per concludersi, peraltro lamentele più volte denunciate dall’ASBUC di Pietracamela” spiega Paride Tudisco, presidente A.S.B.U.C. Pietracamela che prosegue: “Peccato che ciò avvenga nell’approssimarsi della chiusura della stagione invernale quando oramai la Gran Sasso Teramano, ha violato impunemente gli accordi sanciti nella convenzione sottoscritta in data 8 novembre 2021, consentendo alla Finori srls di continuare pervicacemente a non aprire gli impianti nel periodo invernale in totale violazione del contratto di gestione in essere.
Considerata la chiarezza e la brevità riporto integralmente i punti salienti a cui mi riferisco:
ART.3
Sarà altresì dovere del concessionario reperire i dovuti atti autorizzatori utili ai fini del funzionamento degli impianti di risalita e annessi
Il presente contratto concede infatti unicamente la disponibilità delle terre, restando a carico del concessionario ogni onere relativo all’ottenimento di autorizzazioni, permessi, concessioni, nullaosta comunque denominati, necessari per il funzionamento degli impianti e delle piste.
ART. 10
Il concessionario dichiara sotto la propria responsabilità che gli impianti e strutture annesse sono regolarmente funzionanti e abili all’uso.
Nulla è stato fatto relativamente all’art. 3 e le dichiarazioni all’art. 10 si sono rilevate del tutto false.
E’ sin troppo evidente, quindi, che la responsabilità per la mancata apertura sono da attribuire solo ed esclusivamente alla Provincia socia maggioritaria della G.S.T. e al liquidatore della G.S.T., per i seguenti motivi:
1. Nonostante le innumerevoli violazioni del Contratto di Gestione perpetrate dalla Finori srls, evitano accuratamente di metterla in mora e a dichiararla decaduta dalla gestione per inadempienze gravi
2. Non si curano di ricercare e trovare altre e migliori soluzioni che possano dare certezze per il regolare funzionamento invernale e estivo degli impianti dei Prati di Tivo o a considerare altre proposte;
Considerato tutto ciò e in mancanza di garanzie reali da parte della Finori srls, così come richiesto dalla CCIIAA di Teramo, riteniamo assolutamente insufficienti le promesse verbali e di conseguenza è giunto il momento di assumere le decisioni opportune per un cambio decisivo dell’attuale situazione di immobilismo, ciò per evitare altre speculazioni nel periodo estivo.
Poiché l’amministrazione degli usi civici, proprietaria dei terreni, non è interessata soltanto al mero corrispettivo dell’affitto ma, come ha dimostrato, è dedita a valorizzare i terreni di proprietà della collettività ed è impegnata a far utilizzare questi terreni per generare benefici al territorio stesso, ai residenti e agli operatori.
Quindi al fine di risolvere questa impasse proponiamo di redigere immediatamente un nuovo bando della durata di un anno o anche più, per la gestione degli impianti con il quale dovranno essere selezionate ditte affidabili, che possano offrire garanzie sia sulla qualità sia sulla continuità del servizio in inverno e in estate, per evitare di trovarci nella situazione di quest’anno anche per la stagione invernale prossima.
Ma come abbiamo più volte affermato tutto ciò deve essere fatto con la partecipazione di tutti i soci, per garantire trasparenza e oggettività nella valutazione dei partecipanti.
Ci auguriamo che non ci vengano rivolte accuse di voler perdere tempo, considerato l’importo si potrà fare il tutto nell’arco di un mese.
Se il socio di maggioranza e il liquidatore della G.S.T. dott.re Di Natale Gabriele non dovessero prendere in considerazione la nostra proposta, ci sentiremo autorizzati a adottare le decisioni necessarie per tutelare tutte le realtà presenti sul territorio di Pietracamela e Prati di Tivo e per interrompere, una volta per tutte, l’impoverimento del nostro territorio causato dalla conclamata volontà sia della Finori srls di non aprire gli impianti di risalita nel periodo invernale per trarre profitto solo dalla gestione estiva della cabinovia sia dei responsabili che glie lo permettono” conclude Tudisco.