Atri - È andato alla giornalista del quotidiano “il Centro” Diana Pompetti il primo premio della undicesima edizione del Premio Nazionale di Giornalismo “Premio Atri” con l’articolo “Mio marito ucciso dopo il rave party”. Un articolo che narra la toccante storia della signora Claudia Francardi , vedova del carabiniere di Notaresco, Antonio Santarelli ucciso dieci anni da un giovane che aveva fermato per un controllo. La consorte del militare ucciso, insieme alla madre del giovane, ha fondato una associazione che si occupa del reinserimento dei ragazzi dei ragazzi dopo il carcere e della cosiddetta giustizia riparativa. L’articolo ha suscitato molto interesse tra i giurati che hanno espresso il massivo voto alla giornalista Pompetti che porta a casa anche un premio in denaro di euro mille, mentre al secondo classificato, Paolo Martocchia e al terzo classificato Walter De Berardinis vanno cinquecento euro ciascuno. La giuria, presieduta da Gianni Letta, ha premiato anche la giornalista Evelina Frisa con una menzione speciale per l’articolo “ Una giornata a Rurabilandia tra persone dalle mille abilità” per l’alto valore sociale e inclusivo del racconto. Ai ragazzi della quarta G del Liceo Classico “ L. Illuminati “ di Atri il premio del concorso riservato alle scuole superiori abruzzesi con l’articolo “Accogliamo le diversità nelle nostre vite”. Agli autori del pezzo il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo aveva annunciato in sede di conferenza stampa un premio consistente nell’iscrizione gratuita per il primo anno accademico. Altri riconoscimenti ad Alessio Falconio direttore di Radio Radicale in memoria di Marco Pannella e a Mariano Sabatini per i saggi e le pubblicazioni su Luciano Rispoli.