Teramo – L’ipotesi di reato è quella di interesse privato negli atti di un fallimento e le procedure indagate sarebbero diverse. Le indagini sono portate avanti dalla Guardia di Finanza. Il commercialista rosetano Massimo Dell'Orletta è finito nell’inchiesta della sua qualità di curatore fallimentare o commissario giudiziale di numerose procedure. Secondo l’accusa, avrebbe svolto delle irregolarità nei piano di riparto nelle procedure seguite facendo acquisire a prezzi ridotti i cosiddetti crediti deteriorati delle banche a società a lui riconducibili o attraverso la presenza di un familiare o di amministratori di facciata. A darne notizia in anteprima è stato il quotidiano “Il Centro”.
Nel registro degli indagati figurerebbero in totale altri quattro indagati, tra i quali anche uno stretto parente del commercialista.
L’ipotesi di reato per il momento contestata è quella di interesse privato negli atti di un fallimento e le procedure indagate sarebbero diverse: le accuse riguarderebbero una serie di irregolarità nella gestione di crediti deteriorati in procedure fallimentari, acquisti o fatti acquisire a prezzi ridotti a società a lui (o a loro) riconducibili, anche attraverso il ricorso ad amministratori di facciata.