Teramo - Prima l'hanno definita la via delle banche (via Savini era il brulicare di succursali di istituti bancari), poi le banche hanno lasciato spazio alla ristorazione e via Savini è diventata la via del cibo da asporto, del pesce da asporto. Bene oggi via Savini è un cantiere aperto. Lavori che durano da alcune settimane e che riguardano la fibra, poi il metano e l' energia elettrica in generale. Cantiere aperto, strada transennata, ovviamente con ripercussioni sul traffico. Non solo ma i residenti lamentano, così tanto per sorriderci sopra, che la pennichella (Sonnellino che si fa specialmente. nelle prime ore del pomeriggio, dopo aver pranzato) oramai è soltanto un lontano ricordo visto che il martello pneumatico non conosce soste e non rispetta le fasce orarie. Ma è il progresso e non ci si può fare niente, la fibra è futuro, il metano (se non ce lo chiudono) occorre per vivere. Ma non è finita. Perchè osservando il fondo stradale si notano alcuni segni rossi che fanno ritenere prossimi altri lavori, i segni rossi parlano di Enel e quindi in via Savini- incrocio via S. Antonio cantiere aperto ancora. Ci si rassegni ma una strada così martoriata non si ricordava da mesi. E non si può fare niente. Aspettare che le notte passi. (Ha da passà 'a nuttata si intende che si sta attraversando un periodo difficile, ma si è sicuri che se ne può uscire fuori: si deve avere solo pazienza, deve passare questo momento senza luce W). Perché forse il meglio è passato. "C’è un punto morto nella notte, dove fa più freddo e il tempo più nero, dove il mondo ha dimenticato la sera e l’alba non è ancora una promessa. Un tempo in cui è troppo presto per alzarsi, ma così tardi per andare a letto. Robin Hobb".
Il cronista matusa